Un libro per raccontare la “Dolce Messina” e la sua tradizionale pasticceria.
Nel volume l’autore Sergio Di Giacomo ha fatto un lavoro meticoloso citando storia e trasione della pasticceria messinese. Resta, sfogliando il libro, la voglia di vedere Messina “dolce” come un tempo.
Dalla pasticceria ormai scomparsa alla torta tipicamente messinese alle tradizioni stagionali che venivano rispettate a suon di dolci, in famiglia, in riva allo Stretto.
“Dolce Messina, specialità e Pasticcerie storiche della città dello Stretto” è più di un prezioso libro. E’ molto più di come dice in copertina l’autore, un glossario dei dolci con le schede della pasticcerie storiche.
Dolce Messina, il volume dello storico Sergio Di Giacomo, è un viaggio nella memoria della città che invoca il futuro. Un futuro dove trovino posto quei dolci che fanno fatica ormai ad essere rintracciati sui banchi delle pasticcerie. Un futuro dove si individui una Messina vitale come quella degli anni cinquanta.
E’ un inno alla messinesità. Si trovano foto e ricordi di manifestazioni sepolte come la Rassegna del cinema all’irrera a Mare. Si intravede una Fiera campionaria dove in mostra si mettevano anche i dolci che oggi è trasformnata in una sorta di Beirut dopo i bombardamenti. sono 150 pagine da leggere con avidità proprio come i nostri nonni mangiavano i dolci della tradizione messinese.
Ci sono tutti: dalla torta sfoglia di gianduia,m alla frutta martorana, alla pignolata, alla semplice granita, ai lulù. ai sospiri di monaca. Scheda per scheda Sergio Di Giacomo ha fatto un lavoro che solo uno studioso meticoloso come lui sa fare. Quello che non c’è più sono le pasticcerie che li producevano e soprattutto i maestri pasticceri di quei tempi. Resta, sfogliando il libro, la voglia di vedere Messina “dolce” come un tempo.