Teatro Alfieri di Naso: L’arte non si ferma, il laboratorio adesso è online
Il virus non ferma l’arte a Naso e soprattutto non stoppa il laboratorio teatrale. Anzi ne allarga gli orizzonti. Riprendono a distanza le attività del laboratorio teatrale del Teatro Vittorio Alfieri. Il progetto, realizzato nell’ambito della Stagione “Il teatro Siamo Noi – #diversamentegiovani” coordinata da Oriana Civile, vede la collaborazione per la parte didattica della regista Rosetta Sfameni e di Donatella Ingrillì come aiuto regista.
In ottemperanza alle disposizioni per l’emergenza sanitaria in corso, gli incontri si svolgono su una piattaforma online che mette tutti gli allievi in video conferenza con la regista. Rosetta Sfameni sta delineando in queste settimane, con il supporto dell’aiuto regista e della coordinatrice artistica, modi e tempi per svolgere l’attività in assenza di incontri dal vivo sul palcoscenico.
Iniziano a prendere forma i ruoli all’interno dell’opera e, nonostante le difficoltà, si va componendo il cast dello spettacolo finale, in cartellone per il 28 giugno: “Elena” da Euripide. Forza d’animo e impegno consentono di proseguire.
Il percorso formativo tocca, in questi giorni, la capacità di gestione delle proprie emozioni: riconoscere le emozioni, rintracciarle in se stessi, farle venire fuori in modo regolato e consapevole, usarle per veicolare una storia e una serie di significati. E si affidano, oltre che i personaggi, anche le responsabilità. I primi coreuti, per esempio, hanno il compito di infondere sicurezza agli altri.
Rosetta Sfameni ha sottolineato «il dono della sintesi nella tragedia greca: Euripide in particolare e gli autori greci in generale hanno la straordinaria capacità di sintetizzare la storia di una vita in un rigo, in una parola. Questa è Poesia. La Poesia è rendere una storia in versi, in una meravigliosa sintesi carica di lirismo. Dobbiamo riempirci l’animo di lirismo – ha continuato la regista – in questo momento di brutture. Deve essere come una corrente di aria fresca, uno spirito animatore. Occorre cercare in ognuno di noi la parte lirica della nostra anima. Non siamo abituati a leggere e vivere di Poesia; siamo, piuttosto, abituati alla freddezza della lettura giornalistica inseriti come siamo in una società che sulla tv ha basato buona parte dei suoi valori. Riscoprire il valore della Poesia oggi è ancora più importante».
Citando il discorso di Papa Francesco, Rosetta Sfameni ha aggiunto: «Il Papa ha detto “riempiamoci di creatività”, perché è proprio la creatività che avvicina l’uomo al Creato e a Dio».
Appuntamento quindi, sempre in videoconferenza, ogni sabato, mentre durante la settimana il lavoro verrà svolto da Rosetta Sfameni e Donatella Ingrillì con piccoli gruppi o singolarmente per le parti soliste.