Storie dal deserto “Cucina tipica egiziana”
In questi giorni con Fabio stiamo programmando il nostro viaggio in Egitto decidendo se procedere verso la Giordania o la parte meridionale del paese dei Faraoni, nei pressi del Nilo. Ci sono veramente tante tappe meritevoli di essere viste, e credo proprio che dovrò tornare per poterle vedere con calma. Nei prossimi giorni capiremo meglio che direzione prendere.
Nel frattempo mi ero ripromesso di parlarvi un po’ della cucina tipica egiziana, presentandovi qualche piatto locale. Sharm ovviamente è uno di quei posti in cui è facile cadere in trappole turistiche, che poco c’entrano con la cucina egiziana. In generale nei miei viaggi in giro per il mondo, la regola è quella di andare a mangiare dove vanno le persone del posto.
Funziona sempre.
In questo caso, siamo andati da ” Abo Ali “, un localino aperto 24 ore su 24 ore a pochi passi dall’ Old Market; a Sharm ce ne sono due, questo è quello più vicino alla parte vecchia della città.
Cucina solo verdure e carne, non pesce, perciò non lo chiedete.
Appena arrivati veniamo investiti dall’odore di kebab e spezie varie. In locale in parte è aperto, visto che qui non piove mai. Il personale è gentile e nonostante il posto non sia molto turistico, c’è un ragazzo che parla inglese. Siamo in sette, e ci organizzano subito un tavolo, mentre in TV onnipresente, c’è il calcio, di cui gli egiziani vanno pazzi. Danno una vecchia replica di Sampdoria -Juventus.
Il mio consiglio, visto che il menù è molto vario, è quello di scegliere tanti piccoli piatti e di non esagerare con la quantità, perché portano una marea di roba. Prima di ordinare ci portano delle verdure fresche, la tahina, una salsa di sesamo, una verdura rosa molto salata di cui non ho capito il nome e il buonissimo pane azimo.
Da prendere assolutamente i felafel, che sono delle polpette di fave, le melanzane, che vengono servite ripiene o fatte come una caponata piccante, la feta, che è un formaggio di capra altamente digeribile e i fagioli conditi all’egiziana.
In generale è molto simile alla cucina siciliana, però più speziata ed altrettanto ” calorica “, dove frittura e condimenti non scherzano.
Il kebab, servito al piatto è buonissimo.
Non si bevono alcolici in questo posto, perciò non chiedete birre. In alternativa potete prendere dei succhi freschi, io opto per il limone.
I gestori del locale, un po’ perché sono contenti del nostro apprezzamento ( la tavola sembra imbandita per un matrimonio ), un po’ perché non vedono molti turisti da queste parti, ci chiedono di fare delle foto insieme. Sono carini ed accettiamo, alla fine ci offrono il thè beduino, molto buono.
” Abo Ali “, è un locale molto spartano, perciò non vi aspettate una roba pomposa e soprattutto abbiate spirito di adattamento, alla fine non ne resterete delusi. Se volete mangiare vero cibo egiziano, buono e abbondante, pagare poco ( 36 euro in sette ), questo è il posto che fa per voi.
In chiusura il mio giudizio è ottimo, e lo dico da siciliano abituato a mangiare bene.
Salam Aleikum amici!
Vi aspetto al prossimo episodio!