Spopolano i Food Influencer. Perchè no?
Hanno migliaia di follower, studiano food photography e seguono corsi di cucina, Il 54 % degli Italiani li segue per avere nuove idee culinarie. Da Benedetta Rossi a Gordon Ramsay, il fenomeno è mondiale.
Gli anni della pandemia hanno cambiato le nostre abitudini e siamo stati costretti a rivedere i nostri comportamenti. Abbiamo scoperto e lavorato sulle nostre fragilità, perché non eravamo consapevoli delle nostre paure.
Il difficile periodo che abbiamo vissuto ha modificato le modalità di comunicazione e questa trasformazione ha coinvolto anche gli influencer.
Il portale Mark up.it, in un articolo di Roberto Pacifico, riporta i dati di un sondaggio del 2022 in cui emerge come i contenuti food sulle piattaforme social hanno consolidato, dopo il periodo della pandemia, la loro importando indirizzando anche le scelte d’acquisto, in particolar modo della Generazione Z. A quanto pare “l’82% degli Zoomers (o Zedders) ha interagito con i post dedicati al food anche dopo il 2020, mentre il 70% si è lasciato ispirare per provare un nuovo snack; il 47% ha seguito le mode promosse sui social e il 45% si è incuriosito al cibo sensoriale”. Ma non solo. Il sondaggio sottolinea come “il 56% delle persone intervistate, dai 13 ai 39 anni ha voluto seguire le tendenze in voga sui social media per preparare i pasti. Il 47% ha continuato a postare foto sul cibo e un terzo delle persone si è rivolto ai social per scoprire nuove ricette”.
Tantissimi i post dedicati al food e nel 2020 si è registrato +57,9% rispetto al 2019. Vivere in isolamento ha modificato anche gli interessi alimentari. Il 54% degli italiani segue i food influencer per avere nuove idee culinarie.
I food influencer, cosi come gli influencer che si occupano di moda, viaggi, musica e tanto altro, hanno assunto un ruolo di grande rilevanza. Internet e i social network, soprattutto Instagram, vengono utilizzati per creare contenuti interessanti e le pagine e i siti web di cucina offrono un approccio diretto e gli utenti riescono a realizzare ricette semplici e anche complesse, grazie ai consigli dei loro idoli.
I food influencer, seguiti da numerosi follower, studiano food photography e seguono corsi di cucina. Altri vengono supportati da brand, da aziende italiane o estere per dar vita a contenuti unici.
Le categorie più note e che seguono il trend del momento sono il cibo sensoriale e il Mukbang, molto apprezzato nell’estremo Oriente e in Corea. Riscuotono successo anche i suggerimenti per evitare gli sprechi e riutilizzare gli scarti degli alimenti. Non mancano le ricette per supportare quanti hanno intolleranze, allergie o necessità particolari.
A guidare la classifica c’è Instagram, seguito da Facebook e Twitter. Un preciso contributo arriva da YouTube e “il 75% concorda sul fatto che l’esperienza personalizzata di Youtube migliori il classico percorso di acquisto offrendo spunti inaspettati”. Emerge che durante la visione del video le persone immaginano di conoscere prodotti singolari.
Come se non bastasse l’Italia ha un legame speciale con il cibo “made in Usa”: dal 2020 ha preso il sopravvento l’American Food e sono tanti i giovani che lo apprezzano.
Spopolano gli acquisti online di prodotti alimentari e “si stima che nel 2022 il settore food nel mondo del commercio sul web abbia registrato una crescita del 17% e ad oggi il 44% dei grandi brand alimentari sono presenti online”.
Valentino Bergamo, Ceo di Calicantus, ha dichiarato che: “Grazie alla vasta scelta di prodotti, la consegna a domicilio sembra essere il trend del futuro e il food rientra in un panorama competitivo che richiede le giuste piattaforme di commercio e strategie di marketing accuratamente progettate l’E-commerce rappresenta oggi un vero e proprio ecosistema e si configura sempre più come volano indispensabile per lo sviluppo dell’economia italiana”.
L’E-commerce, nell’era delle nuove tecnologie, ha assunto il ruolo di attività commerciale e riguarda il processo di vendita/acquisto di beni e servizi tramite la rete e i food influencer sanno bene quale cibo fa tendenza.
Insomma, dai food blogger siamo passati ai food influencer che mostrano il loro amore per il cibo e sono agevolati dalle loro capacità di utilizzare bene i social network.
Ogni food influencer punto ad essere preciso e vuole che gli altri riconoscano il suo stile. Sa fare delle foto accattivanti e scrive post curiosi, per realizzare particolari Instagram feed o esclusivi hashtag.
Ad avere la meglio sono i food influencer con un profilo innovativo. Inoltre, devono essere capaci di registrare video che chiariscono il procedimento della preparazione di un piatto.
I top food influencer sono personaggi noti che svolgono un’attività digitale, ma che allo stesso tempo sono presenti sui media tradizionali.
La migliore social influencer italiana è Benedetta Rossi con 3,3 milioni di follower. Tra i più famosi food influencer italiani ci sono: Chiara Maci, Sonia Peronaci, Enrica Panariello, Valentina Boccia. Bisogna anche citare “agipsyinthekitchen”, nome d’arte di Alessandro e Alice, una coppia che condivide tradizione e novità con i propri follower.
All’estero ci sono altri food influencer famosi Gordon Ramsay, che vanta quasi 10 milioni di follower su Instagram, Jamie Olivier, con oltre 8 milioni di follower, e tanti altri.
Mentre per quanto riguarda la cucina sana e le proposte vegane troviamo Healthy Fitness Meals, seguito da 3,5 milioni di persone, SHONDA| Fitness & Food, seguito da 2,2 milioni di follower, e Michela Vais che è riuscita ad ottenere 1 milione di follower.
Insomma, i food influencer ottengono sempre un grande successo, perché sanno coniugare strumenti diversi. Chi comunica ha il compito sociale di volgere lo sguardo al proprio pubblico e di garantire suggerimenti corretti su determinati argomenti.
Allora, ben vengano i food influencer poiché permetteranno ai giovani, e ai meno giovani, con i loro codici comunicativi, con il loro linguaggio e il loro slang, di comprendere messaggi fondamentali, legati ad una corretta alimentazione, alla prevenzione e alla salvaguardia della propria e dell’altrui salute.