Paone, il cuoco e le vongole
Esiste un punto ideale come quello dell’olio da dove i cuochi possono parlare senza turbare certa intellighenzia o dobbiamo tacere, turarci il naso votare e mantecare ?
“Ognuno cu so misteri” diciamo in Sicilia quando vogliamo silenziare qualcuno che vuole dire la sua sul nostro lavoro. Caro Alessandrino sono uno di quelli che fa la pasta con le vongole. Ebbene si per mestiere faccio il cuoco. E come se non bastasse sono tra quelli che per farla ci perde assai tempo. E pure ne parla: la qualità della pasta, il tipo di grano, la mantecatura, l’olio giusto, il momento preciso d’apertura della valva, cose così. Pensa te o che palle dirai te.
Per seguire il tuo signorile consiglio ad un collega che durante una recente trasmissione televisiva hai mandato ad occuparsi di pasta con le vongole, quelli come me non dovrebbero parlare d’altro. Un po’ come tacere, tapparsi il naso, votare e mantecare da prima Repubblica.
Per certi versi hai ragione. Anni fa uno chef molto noto mi disse: “alla fine stiamo solo cucinando”, forse si chiama abilità, forse umiltà, non lo so comunque ci sta.
Se lo facessimo tutti sarebbe un mondo migliore. Partecipa anche tu che economista non sei.
Ritornando alla vongola esiste un momento preciso in cui si apre il guscio col calore. C’è quel momento di aprire la bocca anche per noi ? Un punto ideale come quello di fumo nell’olio nel quale l’intellighentia può sopportare il nostro dire ? Un curriculum da mostrare prima di parlare? O dobbiamo lasciar le cose serie ai seri come recita l’evangelo del pensiero supponente ?
E se abbiamo bollette da pagare ? Attività da avviare ? Dipendenti da sfamare ? Possiamo parlare o i panni sporchi si lavano in casa come le vongole nel lavello ?
Ti confesso da siciliano che “Ognuno cu so misteri” non mi è mai piaciuta.
In genere lo dicono quelli che di mestieri non sanno fare manco il loro.
Un tempo si diceva alle donne: “tu fatti la maglia”, un po’ come il tuo sciacquati la vongola, insomma una forma bassa, subdola e volgare in mancanza d’argomentare.
Un po’ come dirti vai sull’ isola a fare lo scemo invece di scrivere e divulgare ma siccome sinceramente del tuo mestiere e operato ne abbiamo buona opinione non cadiamo in tentazione.
Vedi caro divulgatore il mondo è cambiato, le donne non fanno più o solo la maglia ed i cuochi non sono più tutti ignoranti come i giornalisti non sono tutti saccenti.
Ma quanta ostentata sicurezza Pavone mio. Viene da prendere a prestito una da un famoso film: “non so se invidiarti o avere una forma di ribrezzo”.
Ma forse lo so, come so fare la pasta con le vongole. Buonissima.