L’intelligenza ? Sarà artificiale.
L’ idea è quella che entro il 2025 l’intelligenza artificiale sarà capace di accelerare il proprio percorso cognitivo, superando gli umani.
L‘intelligenza artificiale è molto presente nelle nostre vite, e in diversi settori dell’agire umano, è diventata indispensabile.
Basti pensare ad “Alexa” l’assistente intelligente che, tramite Amazon Echo, consente all’utente di controllare con la voce una molteplicità di oggetti, servizi, contenuti e quant’altro.
Non possiamo più fare a meno di “Siri” l’assistente virtuale sviluppato da Apple. Quando guidiamo o andiamo di fretta possiamo chiedere a Siri di fare una telefonata o mandare un messaggio al posto nostro. Siri può leggerci i messaggi in arrivo e può darci dei suggerimenti per restare in contatto con chi vogliamo senza perdere tempo: così avvisiamo chi ci attende se siamo in ritardo ad un appuntamento.
Non mancano diverse tipologie di robot che puliscono la nostra casa e sono dotati anche di telecamera per inquadrare le stanze. Oltretutto, noi a distanza possiamo controllare ogni movimento del nostro robot.
L‘intelligenza artificiale potrebbe essere davvero utile nella lotta al cambiamento climatico ed avere risvolti positivi.
Il clima è stato uno dei temi più caldi del mese di novembre 2021. Si è svolto il COP26 (la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) ed è stato pubblicato anche il Climate Change Performance Index (CCPI) per il 2022. I governi si sono impegnati per risolvere la crisi climatica del nostro pianeta. L’idea di Google è stata quella di dar vita a machine learning e di sviluppare l’intelligenza artificiale per prevedere gli effetti delle alluvioni. Al momento, il programma riguarda gran parte dell’India e del Bangladesh, ma l’idea è quello di estendere il progetto ad altri Paesi del mondo.
Google Flood Hub raccoglie i dati sulla quantità di pioggia, il luogo e il tempo, attraverso machine learning e intelligenza artificiale per poi analizzare le informazioni. Questo tipo di operazione è un modello previsionale che stima di quanto potrà aumentare il livello dell’acqua di un fiume o di un torrente, ma anche quanto terreno si allagherà a causa dell’inondazione. Google si serve delle mappe di Maps per individuare i posti che presentano diverse criticità.
Insomma, si potrebbe utilizzare l’intelligenza artificiale per individuare le aree più a rischio idrogeologico o per le aree ad alto livello sismico. Questo permetterebbe alle autorità di avere maggiori informazioni e di fornire gli aiuti necessari nei casi di emergenza.
Diverse piattaforme come Operis utilizzano proprio un algoritmo IA per ottenere in maniera automatica informazioni dalla rete e dar vita a contenuti di valore per gli utenti. In particolare, si tratta di pagine che si occupano di diverse figure professionali in Italia e in altri Paesi. Una tecnologia che potrebbe servire per accelerare il lavoro di ricerca nel settore accademico, medico e sanitario.
L’Italia in ritardo rispetto al resto del mondo ha capito quali sono le sfide epocali come il cambiamento climatico e ha adottato, a novembre 2021, il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024 con il passaggio in Consiglio dei ministri.
Un lavoro congiunto del ministero dell’Università e della Ricerca, del ministero dello Sviluppo Economico e del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e con il supporto del gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale.
Il desiderio è quello di rendere l’Italia un centro sull’intelligenza artificiale competitivo. Oltretutto, per controllare ogni strategia e ogni iniziativa è stato creato il gruppo di lavoro permanente sull’IA in seno al Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale.
Nel 2020, Elon Musk che ricopre diversi ruoli come CEO e CTO della Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), CEO e product architect di Tesla, cofondatore e CEO di Neuralink, presidente di SolarCity, fondatore di The Boring Company e cofondatore di PayPal e OpenAI, in diverse occasioni ha parlato dell’intelligenza artificiale. La sua idea è quella che entro il 2025 l’intelligenza artificiale sarà capace di accelerare il proprio percorso cognitivo, superando gli umani.
In effetti questo processo è già iniziato e lo dimostrano gli Xenobot, i primi robot viventi realizzati con le cellule della rana Xenopus. La Cina ha inaugurato il 2022 con una notizia che sta facendo molto discutere l’opinione pubblica. A Shanghai è nato il magistrato-robot.La società britannica Engineered Arts ha creato “Ameca”, un robot umanoide. I suoi sviluppatori hanno dichiarato che: “Ameca è l’umanoide più avanzato finora realizzato”. Perfetto al punto tale da essere considerato “spaventoso”.
Credo che l’intelligenza artificiale possa essere gestita in maniera adeguata per aiutare gli uomini, ma serve una costante formazione e una maggiore informazione. Bisogna educare le persone ad un uso consapevole delle nuove tecnologie per garantire quei progressi per ad offrire benefici all’umanità.