Le “Glorius4” incantano Palermo e sono pronte a volare in America
Auditorium RAI gremito di gente per il concerto della vocal band messinese che ha chiuso le festività
Da “White Christmas” e “Silent Night” che hanno creato una magica atmosfera natalizia agli amatissimi Matia Bazar con “Stasera che sera”, dall’omaggio alla “grande grande grande” Mina con uno dei suoi primissimi incisi “Be bop a lula”, quando era conosciuta come “Babygate”, agli intramontabili classici “Killing me softly” e “Lollipop”, le quattro voci delle Glorius4 non si sono risparmiate in occasione del concerto palermitano nell’Auditorium della RAI. Un appuntamento dal titolo “Magie” che ha chiuso le Festività con una sala gremita di gente che ha particolarmente apprezzato gli originali arrangiamenti della vocal band messinese composta da Cecilia Foti, Agnese Carrubba, Mariachiara Millimaggi e Federica D’Andrea, già vincitrici di importanti concorsi internazionali. Quattro musiciste e cantanti che amano “giocare” tra virtuosismi vocali, che fanno della gestualità e degli effetti sonori e acustici un’occasione per rimodulare pezzi noti e meno noti e rielaborarli in versioni moderne, innovative e spesso “a cappella”. Al pubblico arrivano emozioni uniche legate a canzoni e ritornelli amati, che rientrano nel bagaglio culturale di ognuno di noi, e attraverso le Glorius4 trovano piacevole riscoperta e nuova linfa. E’ il caso, ad esempio del medley “Jova Play” dedicato a Jovanotti dove “Per te”, “Piove”, “Ragazzo fortunato” si intrecciano inesorabilmente con un’astuta teatralità in grado di incantare una platea eterogenea: un’idea già sperimentata dalle Glorius4 grazie all’amicizia e alla stretta collaborazione con l’apprezzato percussionista e batterista cubano Ernesttico Rodriguez, fedele compagno di tour di Lorenzo Cherubini, Pausini, Raf, Mannioia, Nannini e tantissimi altri. E ancora: l’elegante inizio del concerto con “Stolen Moments”; l’applauditissima “Tu vuo’ fa’ l’americano”; “Route 66” un simbolo della cultura americana che ha fatto viaggiare il pubblico con la mente da Chicago alla California passando per Texas, Illinois, Missouri, ecc.; la samba portoghese “Samba de uma nota so”, classico di bossa nova made in Brasile; “Brucia la terra”, omaggio cinematografico alla Sicilia, colonna sonora di Nino Rota per il terzo capitolo de “Il Padrino”; infine “Bauso” dedicata al castello di Villafranca Tirrena, in provincia di Messina, scritta e musicata dalle stesse artiste. Alternando il pianoforte alle percussioni, le Glorius4 hanno dimostrato in questo ennesimo concerto nel capoluogo siciliano, di saper spaziare da un genere all’altro con rapidità e creatività, un estro artistico frutto dell’innato talento delle quattro donne unito al sacrificio e alla dedizione di anni di studio e allenamenti per amalgamare voci diverse e complementari, ora mature e pronte per un 2020 ricco di impegni e ambiziose sfide come la tournèe negli Stati Uniti d’America, già in corso di definizione.