“L’arte è femmina, madre, amante”, Tony Canto lancia da Messina il suo quinto album dai ritmi carioca.
Un viaggio in musica lungo la rotta Sicilia-Brasile. Questo “Casa do Canto” quinto album dell’artista siciliano Tony Canto, che Canto ha presentato sabato scorso alla Tenuta Rasocolmo, nell’ambito del cartellone del “Capo Rasocolmo Summer Fest”.
Raffinato produttore e autore, tra gli altri, per Mannarino, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Bungaro, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Tony Canto e il suo live rappresentano un gradito ritorno, dopo gli eventi andati sold out nelle scorse stagioni.
“Casa do Canto” suggella definitivamente il profondo amore per il Brasile che Tony Canto aveva manifestato già dal primo album, “Il visionario”, poi concretizzatosi con il quarto lavoro, “Moltiplicato”, pubblicato anche nella versione italo-brasiliana Moltiplicato Brasil. «La musica da sempre – spiega l’artista – mi ha fatto viaggiare tanto. L’ascolto di Joao Gilberto in adolescenza, ad esempio, ha inseminato per sempre l’ovulo creativo della mia arte (l’arte è femmina, madre, sorella e amante). Per me i due mondi, quello italiano e quello brasiliano, sono ormai come dei vasi comunicanti senza soluzione di continuità, perché da sempre ho guardato alle armonie e sonorità della musica brasiliana, che sono molti simili alla nostra tradizione melodica e ai cantautori degli anni Sessanta, penso a Luigi Tenco, Lucio Dalla, Sergio Endrigo, Bruno Lauzi. Sono orgoglioso di questo mio tentativo di riallacciare la melodia nostrana con i ritmi carioca».