L’amore vero al tempo della società liquida? Possibile: parola di sociologo.
Oggi, parlare d’amore è diventato sempre più difficile e la pandemia ha messo a dura prova i rapporti anche quelli consolidati. Le persone diventano come gli oggetti: li usiamo e poi li gettiamo per comprarne uno nuovo. Il rispetto ? Un atto rivoluzionario.
Quella che vi scrivo oggi è una bellissima storia d’amore in quella che viene considerata l’era dei sentimenti liquidi. Un fuori programma dolce e romantico all’Arena di Verona allo spettacolo Bolle and Friends. A conclusione dell’esibizione il primo ballerino della Scala Timofej Andrijashenko, che aveva appena danzato il passo a due di “Romeo e Giulietta”con Nicoletta Manni, si è inginocchiato e ha chiesto alla ballerina di sposarlo.
Nicoletta Manni è la prima ballerina della Scala che commossa e felice ha subito accettato la proposta. La giovane ha dichiarato ai giornalisti: “All’inizio non avevo capito. Ha fatto le cose in grande. C’erano anche i miei e i suoi genitori”. Ad organizzare tutto proprio Roberto Bolle che ha suggerito a Timofej di approfittare di questa occasione speciale.
E cosi i due ballerini si sono detti “si” davanti al pubblico emozionato, sigillando per sempre il loro amore nato sette anni fa alla Scala di Milano. Oltretutto, nella città che viene considerata degli innamorati. Il trionfo, davanti agli occhi di tutti, dell’amore e dei sentimenti.
Leggere queste notizie e vedere queste immagini tocca il cuore e riempie di gioia. Oggi, parlare d’amore è diventato sempre più difficile e la pandemia ha messo a dura prova i rapporti anche quelli consolidati.
Tante volte ho analizzato le relazioni dal punto sociologico, sottolineando quanto sia complicato gestire la conoscenza. Come sosteneva il grande sociologo Bauman, viviamo in una società votata al consumismo, egoista, individualista. Questo “soggettivismo” rende tutto liquido e privo di freni inibitori. Di fatto si vive in comunità guardaroba dove le persone diventano come gli oggetti: li usiamo e poi li gettiamo per comprarne uno nuovo.Non si moderano le parole e non si ponderano i comportamenti. Tutto diventa lecito anche quello che può ferire chi ci sta accanto.
Nella nostra società il gossip fa notizia e la fine di una storia d’amore tra vip famosi viene commentata e condivisa dagli utenti sui social network. Basti pensare ad Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri, Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi e poi il tormentone dell’estate 2022 Ilary Blasi e Francesco Totti.
Non ci aiuta nemmeno la televisione che ha fatto del trash un megaformat. In questi ultimi due anni, ai format storici, si sono aggiunti: Matrimonio a prima vista, Temptation Island, Naked Attraction, Alta Fedeltà, 90 giorni per innamorarsi, Undressed, Cambio moglie e anche il Grande Fratello, dove l’attore Alex Belli e la modella Delia Duran hanno raccontato il loro “amore libero”, nel tentativo di giustificare il triangolo amoroso tra lui, la moglie e Soleil Sorge. Alex Belli ora è anche un cantante e nel suo nuovo singolo ci spiega che cosa sia l’amore libero. Idee alquanto discutibili per chi appartiene ad un’altra epoca e con fatica riesce ad accettare questa decantata “libertà”.
Purtroppo, in questi format televisivi tutto rientra dentro l’alveo del business. Va sottolineato che la proliferazione di questi contenuti non riguarda solo l’Italia, ma una gran parte delle cosiddetta civiltà occidentale.
Vengono realizzati prodotti di consumo televisivo costruiti attraverso una sceneggiatura ad hoc e poi bisogna osservare anche i cliché estetici che questi programmi propongono sia al femminile che al maschile. I telespettatori si appassionano a questa tipologia di programmi per svariate motivazioni.
Una spiegazione può essere data, per esempio, dal pettegolezzo, di tipo sguaiato e litigioso, che nell’era della polarizzazione porta chi guarda a schierarsi a favore dell’uno o dell’altro in tribù contrapposte che si affrontano poi sui social con le stesse dinamiche e la forza della violenza verbale e non solo.
Tutti ci stiamo abituando a guardare la gente, soprattutto sui social e nei Reality, come se sfogliassimo continuamente un catalogo e allora le osserviamo con curiosità e col desiderio di conoscere i particolari delle loro vite.
Un processo di spettacolarizzazione che ha investito i principali ambiti della società: gliaffetti, la sessualità, il corpo, l’attività sportiva, i media, il tempo libero, i luoghi del consumo, gli spazi urbani e persino le pratiche relative alla morte.
Credo sia necessario riflettere sul nostro comportamento e solidificare la nostra identità. Si tratta entrare in contatto con il nostro “io” più profondo per capire davvero ciò che vogliamo e quali sono le nostre necessità.
Solo quando ci conosciamo possiamo diventare autentici e connetterci con gli altri a partire dalla nostra essenza. Questo ci aiuterà a costruire delle relazioni più solide. Non dobbiamo preoccuparci di quello che riceveremo, ma di quello che diamo e che siamo in grado di offrire al nostro partner. Inoltre, se riuscissimo a reinserire nel nostro vocabolario la parola “rispetto” sarebbe un atto rivoluzionario.
Mi piace citare le parole di Papa Francesco, profonde e ricche di significato: “Il dialogo nasce da un atteggiamento di rispetto verso un’altra persona, dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire; presuppone fare spazio, nel nostro cuore, al suo punto di vista, alla sua opinione e alle sue proposte. Dialogare significa un’accoglienza cordiale e non una condanna preventiva. Per dialogare bisogna sapere abbassare le difese, aprire le porte di casa e offrire calore umano”.
Ecco, a mancare molto spesso è il dialogo e la comprensione dell’altro e soprattutto siamo sempre arroccati nelle nostre convinzioni non accettiamo chi la pensa diversamente da noi.