La Sicilia in bella mostra alla rassegna del turismo archeologico di Paestum
Illustrati i 26 itinerari subacquei proposti dalla Soprintendenza del mare che si snodano lungo i fondali dell’Isola: da Ustica a Cefalù, passando per Taormina, Filicudi, Marzamemi, San Vito Lo Capo e Siracusa. Per l’assessore regionale Scarpinato è stata una “vetrina strategica”.
Anche quest’anno la Regione Siciliana ha preso parte all’appuntamento con uno stand di oltre 30 metri quadrati. Il tema scelto è stato “Sicilia archeologica, il sistema dei parchi”. “
La rassegna di Paestum si è dimostrata, con il successo di pubblico e il grande gradimento registrati, una vetrina strategica che ci ha consentito di mettere in mostra il nostro patrimonio culturale e di valorizzare al meglio il turismo archeologico in Sicilia”.
All’interno di questo spazio espositivo sono stati distribuiti i materiali promozionali dei principali siti della cultura siciliana appositamente realizzati, sono state presentate alcune delle ultime iniziative messe in campo dall’assessorato e sono stati illustrati i 26 itinerari subacquei proposti dalla Soprintendenza del mare che si snodano lungo i fondali dell’Isola: da Ustica a Cefalù, passando per Taormina, Filicudi, Marzamemi, San Vito Lo Capo e Siracusa. Un’esperienza unica per i visitatori che desiderano esplorare i reperti archeologici nei loro contesti originali.
Nel corso delle quattro giornate di Paestum, i 600 relatori provenienti da tutto il mondo hanno mostrato, a una platea di oltre 9 mila visitatori e ai 150 giornalisti internazionali, le ultime tendenze del turismo esperienziale con approfondimenti specifici sul tema delle nuove tecnologie e sull’introduzione di nuove professionalità nel settore archeologico.
«La Sicilia ha presentato una proposta completa – ha aggiunto l’assessore Scarpinato –. Sfruttando gli oltre 150 incontri tematici, ai quali hanno preso parte i principali esponenti dell’archeologia italiana e internazionale, abbiamo scelto di puntare soprattutto sulle nuove forme di fruizione dei beni culturali, evidenziando la variegata offerta di siti diffusi su tutto il nostro territorio regionale. Siamo sicuri che la partecipazione a eventi come questi assicurerà alla nostra regione un aumento significativo dei flussi turistici qualificati».