Il teatro Vittorio Emanuele riparte dalla tv
Sino al 6 Gennaio spettacoli in streaming e sulle emittenti televisive private.
Il teatro Vittorio Emanuele alza il sipario e riparte dalla rete attraverso lo streaming e dalle televisioni locali che ripeteranno il segnale. Come prima cosa pensa alla musica. Sette spettacoli, la fiaba del principe schiaccianoci rivolto ai bambini e sei concerti, terranno compagnia a chi ne avrà voglia. sino al 6 gennaio. E’ un primo passo verso la riapertura condizionata. A spiegare le ragioni di questa scelta il presidente dell’ente teatro Orazio Miloro.
Presidente Miloro è questo il futuro del teatro? Lo streaming? Dovremo abituarci agli spettacoli a distanza come si fa con la didattica?
“No il futuro non è questo. Non posso e non dobbiamo crederlo. Ma è il presente dobbiamo fare i conti con questo maledetto virus. Non dobbiamo fare morire il bello. Non dobbiamo fare morire la cultura. E allora cominciamo così. Facciamo entrare la musica della nostra orchestra nelle case dei messinesi attraverso gli strumento moderni. Poi si vedrà”.
Avete iniziato con la musica e con uno spettacolo per bambini e dopo? Come si andrà avanti? Per la prosa non c’è spazio?
“Credo che la prosa abbia bisogno di tutto un altro approccio. C’è bisogno di ascoltare persino il rumore delle suole che calpestano il palco. C’è bisogno di sentire gli odori del teatro. E’ un’altra cosa. Però ripeto questo virus per ora ci costringe a questo. Vediamo come andrà nei prossimi mesi. Noi non ci siamo fermati. Stiamo avviando due produzioni di prosa. La prima è già stata deliberata dal consiglio di amministrazione ed è “Molto Rumore per Nulla” tratto dal capolavoro di Shakespeare con la regia di Gianpiero Cicciò. Per la seconda ci stiamo lavorando.
Qualcuno tra i registi e gli attori propone un teatro con una mini platea come si fa nei ristoranti…quattro o sei persone alla volta più gli attori. Il duo Minasi Carullo ha inventato addirittura il teatro itinerante che va nei cortili.
“E’ un esperimento molto interessante. Quello messo in piedi dal due Minasi e Carullo è una prova davvero interessante. Ho già fatto sapere che siamo pronti a mettere a disposzione anche vestiti di scena poi possiamo confrontarci anche su altre iniziative”.
Avete coinvolto artisti e professionalità locali dal regista Vella alla scuola di danza messinese, alla stessa orchestra messinese…è questa la strada da seguire? Magari per evitare che il contagio arrivi da fuori?
“Gli artisti messinesi sono al primo posto. Con l’orchestra avevamo preso un impegno e grazie anche al direttore artistico Matteo Pappalardo lo stiamo onorando. Le altre città siciliane hanno un’orchestra stabile. Noi no. E allora cominciamo così…”
Qual è il futuro dell’ente teatro?
“E’ un teatro che ha coperto i debiti del passato, un teatro che non deve adesso solo galleggiare a fatica ma che può guardare al futuro in chiave maggiormente ottimistica”.
Il fatto di vedere un teatro vuoto non le mette una certa tristezza? Non è surreale?
“No. Il pubblico ci guaderà da casa. Diceva Gigi Proietti il teatro è quella cosa dove tutto è finto ma niente è falso. Ecco noi produrremo veri spettacoli di valore con un pubblico più numeroso di quello che veniva al Vittorio. Per il resto ci sarà tempo”.
Resta a casa …e vieni al Teatro Prossima diretta streaming 18 dicembre 2020, ore 21 Concerto sinfonico Orchestra Teatro “Vittorio Emanuele” Orazio Baronello, direttore