A bordo di una vespa due artisti messinesi lanciano il teatro itinerante.
Quattro euro per una pillola di recitazione e quaranta euro per un’operetta integrale da godersi dal balcone di casa propria. Le performance teatrali diventano delivery. Ci sono un menù e un sito a cui rivolgersi per ottenere a domicilio questo “cibo per l’anima”. Ecco inventato il delivery Theatre. Loro si chiamano Cristiana Minasi e Giuseppe Carullo. Nella vita reale sono marito e moglie. In quella virtuale, dell’arte scenica, sono due artisti di assoluto livello, premiati a festival e rassegne. La loro compagnia si chiama Carullo Minasi.
Dal marzo scorso, lavorare su un palco, è impossibile e loro, animali da palcoscenico soffrono maledettamente. Così, da alcuni giorni, è partito il Delivery Theatre ed hanno lanciato sui social il loro Carullo Minasi Menù. Le prenotazioni, di negozi, condomini e abitazioni proiate (sempre nel rispetto dei limiti consentiti dalla legge) fioccano. Per spostarsi è richiesto un minimo di spesa di quaranta euro proprio come avviene in certi ristoranti per fare spostare il pony express. C’è persino il menù bambini dove sono compresi a prezzi stracciati racconti e favole per bimbi. Ma ci sono anche percorsi personalizzati. Se vuoi conquistare la tua donna con la consegna di un anello accompagnata da una poesia raccontata da un attore c’è Giuseppe Carullo. Pronto a trasformarsi in menestrello moderno. Se vuoi conquistare un uomo con un racconto e un orologio rolex c’è Cristiana Minasi. Orologio e anello naturalmente sono a carico di colui che ha commissionato regalo e strofe.
“L’Idea- spiega Cristiana Minasi- che in tasca ha anche una laurea in legge e pratica la professione forense- è di un nostro collega che l’ha lanciata a livello nazionale. Ma a Messina nessuno ci aveva pensato.”
E poi aggiunge: “Non lo facciamo per i soldi ma per avere un contatto con quel pubblico che abbiamo perso. Vogliano coronare un sogno che coltiviamo da sempre. Raggiungere le periferie, raggiungere quei posti dove la gente non va al teatro. E poi c’è un altro pallino che abbiamo da sempre: scambiarci il cibo creando un ristorante diffuso di balcone in balcone. Solo che assieme al cibo passiamo il nutrimento per la mente, il cuore e l’anima: il teatro”.
“Abbiamo presentato un progetto al Comune, abbiamo chiesto al teatro di aiutarci. Speriamo che ci ascoltino”. La partenza del progetto di fatto non è ancora avvenuta. Il perché lo spiega Carullo: “La vespa che è il nostro teatro mobile, ma ci stanno aiutando tanti altri colleghi come Cristina Ipsaro Passione e Pierino a realizzare quinte mobili e altri attrezzi, è dal meccanico. Partiremo tra qualche giorno. Abbiamo anche la violoncellista Laura Benvenga con noi. Abbiamo intenzione di coinvolgere per la prima uscita un Vespa Club. Faremo un corteo a due ruote. Il nostro è un atto di resistenza”.
Giornalista professionista, è redattore dell' emittente televisiva Rtp dove
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