Il nuovo trend sui social, in cerca di nuove sensazioni, è guardare le bottiglie che rotolano dalle scale.
La continua “vetrinizzazione” dell’individuo, la ricerca continua di una euforizzazione di basso grado, la fame di follower e likes; c’è ancora spazio per un nuovo umanesimo di sentimenti ed amozioni?
Non c’è dubbio: Instagram e TikTok sono i social più amati dai giovani e dagli adulti. Tutti, o quasi tutti, possediamo un account per accedere alle nostre piattaforme del cuore.
Non possiamo fare a meno dei nostri follower su Instagram e abbiamo bisogno della loro approvazione. Non riusciamo a vivere senza postare immagini, video o senza le dirette in tempo reale e non ci ricordiamo nemmeno cosa facevamo prima dell’arrivo dei social network.
I fondatori di Instagram sono stati due: Kevin Systrom e Mike Krieger. Mentre, a fondare TikTok è stato Shou Zi Chew. Questi due social network hanno ottenuto un grande successo da loro lancio. Vengono continuamente aggiornati con nuove opzioni per suscitare la curiosità delle persone.
Da sociologo della comunicazione, dopo aver studiato per anni le dinamiche social, mi sono reso conto di quanto bisogno abbiamo dell’approvazione da parte degli altri per essere felici. I social si prestano bene alla continua “vetrinizzazione” dell’individuo che vuole a tutti i costi essere amato e apprezzato.
Online trascorriamo tantissimo tempo e questo può comportare la perdita dei contatti sociali e anche il rischio di voler postare in maniera convulsa. Siamo disposti a tutto anche a sfidare la sorte attraverso le challenge (sfide pericolosissime) e a seguire le mode più strane.
Il nuovo trend del momento, diventato già virale, è quello di far rotolare le bottiglie dalle scale.
A parlare di questo fenomeno, sul portale esquire.com, è stato Matteo Albanese che ha spiegato cosa sta succedendo sui social.
Come mai una bottiglia che rotola giù dalle scale e si rompe in mille pezzi o in due viene condivisa da milioni di utenti? Quali sensazioni provoca la fuoriuscita della salsa di pomodoro da un barattolo? Perché la gente segue con interesse e passione quello che accade ad una bottiglia? Un successo incredibile e non si tratta solo del nuovo trend di TikTok ed Instagram.
Su TikTok è possibile trovare il profilo RachaPotes (@rachapotes). Questo profilo, simile a tanti altri, si distingue per il logo: un barattolo di vetro con un gattino nero al suo interno. Il creator ha pubblicato diversi video su TikTok e su Instagram. Il profilo Instagram vanta 22,9 mila follower e quello di TikTok ha 1.600.000 follower e ventotto milioni di mi piace.
La fotocamera inquadrata la mano che spinge giù per le scale una bottiglia o un barattolo, riprendendo quello che accade gradino dopo gradino.
Il commento più comune, lasciato dagli utenti, è sempre lo stesso: “Come fai a pulire tutto?” ed è anche quello che ho pensato io. I follower discutono sulla resistenza o meno della bottiglia, o del barattolo, e scrivono: “La bottiglia non era fredda, per questo non è scoppiata”, “incredibile come la Coca Cola sia esplosa per due colpetti”, “il barattolo ce l’ha fatta! Ha vinto la sfida”. In molti esultano quando la bottiglia o il barattolo si oppongono al loro destino e non vanno in frantumi.
Nel 2021 un utente, Mr Bottles (@mrbottles), ha iniziato a far rotolare le bottiglie di plastica, piene o vuote, sulle scale, ottenendo 900mila visualizzazioni in un anno.
ASMR, è l’acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response ovvero “risposta autonoma del meridiano sensoriale”. Il cervello reagisce ad alcuni stimoli/flussi di energia generati da determinati suoni. Secondo Wikipedia, sarebbe “una sensazione di formicolio in varie parti del corpo, perlopiù accompagnata da uno stato di rilassamento mentale di chi la esperisce”.
Questa “Euforia sensoriale di basso grado”, è stimolata da diversi contenuti che osserviamo. I video di RachaPotes alimentano questo piacere sensoriale, una reazione allo stimolo visivo e uditivo.
Su Twitter qualcuno ha scritto: “A volte sono le tre del mattino e tu sei nel letto, ansioso di scoprire quale bottiglia si romperà per prima cadendo”. Non mancano nemmeno le polemiche relative allo spreco di cibo e alcuni utenti non trovano affatto divertenti questi video.
Paolo Landi, uomo che vanta un meraviglioso curriculum in materia di marketing e comunicazione d’impresa, intervistato da Marco Montanaro, ha dichiarato che: “Il linguaggio tradizionale non ci basta più e dobbiamo fare i conti con queste nuove forme di comunicazione. Per comprendere i nuovi mezzi di comunicazione serve approfondirne la conoscenza. Ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale. Certo è che il digitale e i social modificano impercettibilmente ma implacabilmente la nostra antropologia, la nostra cultura. Ho la sensazione che per ora siamo nella fase in cui subiamo i diktat tecnologici ma sono sicuro che ancora una volta l’umanesimo vincerà sulla tecnocrazia. Prima o poi la mente umana imparerà a dominare il Frankenstein che lei stessa ha creato, per costruire un mondo in cui la tecnologia sarà solo strumento e non filosofia, come lo è sempre stata in tutte le fasi di progresso della nostra vita”.
Uno dei paradossi più evidenti della società digitalizzata è, che pur essendo costruita sull’io-utente, sulla falsa prospettiva dell’individuo al centro, rende tutti simili e porta all’omologazione attraverso il proliferare di innumerevoli micro universi in cui trovano spazio anche le suggestioni e le sensazioni suscitate da una bottiglia che cade dalle scale. Io sono d’accordo con il mio carissimo amico Paolo e mi auguro che: “la mente umana riesca a dominare il Frankestein che lei stessa ha creato…” Ognuno di noi, dopo aver guardato questi video, potrà riflettere e trarre le sue conclusioni. Il mio invito è quello di ragionare sulla necessità di coltivare emozioni, valori e sentimenti e di dar vita ad un “nuovo Umanesimo”.