“Il Giuocatore” al teatro Vittorio Emanuele, tra commedia e dramma intorno al mazzo di carte.
La complessità del gioco d’azzardo, la sua dipendenza, la devastazione. Diretto da Carlo Goldoni in scena dal 17 al 19 gennaio 2025 , incardina lo spettatore sulla trama ben strutturata di Florindo un ludopatico e le sua contraddizioni. Il tema è quello della dipendenza, il desiderio di redenzione, la devastazione.
La storia segue il viaggio tormentato di un uomo avvinghiato dal gioco d’azzardo, affrontando le conseguenze devastanti che questa ha sulla sua vita e sulle persone a lui vicine, in primis la sua relazione con Rosaura alla quale promette di sposarla malgrado poi arrivi a derubarla e nel contempo promettersi ad altra. Il seguito è tutto un susseguirsi di menzogne, espedienti, manipolazioni, all’ombra del mazzo di carte.
La rappresentazione della psicologia del protagonista è profonda e autentica, permettendo al pubblico di entrare in empatia con le sue lotte interiori e le sue speranze.
Gli attori offrono performance potenti e autentiche, interpretando i loro ruoli con una passione palpabile. Il protagonista, in particolare, riesce a trasmettere la disperazione e la speranza in modo così convincente che il pubblico si sente inevitabilmente coinvolto nella sua storia alleggerita da canto e musiche dal vivo.
La regia di Carlo Goldoni è magistrale, con un uso efficace di spazi, luci e suoni che contribuisce a creare un’atmosfera tesa e coinvolgente. Lo spettacolo tra momenti di forte impatto emotivo, momenti di riflessione, tratti di comicità, permette al pubblico di assorbire pienamente i temi trattati.
La scenografia, a metà tra un battello una casa, è minimalista ma efficace, utilizzando elementi simbolici per rappresentare diverse sfaccettature della dipendenza del protagonista.
“Il Giocatore” è un tuffo nell’animo, come un bagliore che attraversa lo spettatore invitandolo alla riflessione sulle cadute umane