Il dramma della solitudine nello spot più bello dell’anno è l’appello a cercare nuovi valori in una società accecata dai “like” sui social.
In questa epoca cosi difficile abbiamo il dovere di colmare i vuoti, di informare i giovani e di consegnare loro nuovi modelli culturali. La necessità che abbiamo è quella di trovare nuovi strumenti per supportare le nuove generazioni, trasmettendo loro l’amore per gli anziani.
Non è facile riuscire ad interpretare la realtà contemporanea. Viviamo all’interno di una società “guardaroba”, dove le persone hanno lo stesso valore degli oggetti. Il sociologo polacco Zygmunt Bauman ha descritto il nostro tempo e aveva previsto l’iper-consumismo economico e anche dei sentimenti, la precarizzazione delle relazioni e giovani che puntano ad ottenere consenso sulle loro piattaforme del cuore. Ci lamentiamo perché non abbiamo tempo, ma quel tempo lo troviamo per controllare quanti “like” o “cuoricini” abbiamo ricevuto sui social network.
Un’iper-rappresentazione che ci porta ad essere egoisti e sempre più individualisti. Papa Francesco da sempre ci chiede di vivere il Natale, valorizzando ciò che è più importante e portando amore a chi vive da solo. In questi ultimi giorni, c’è una pubblicità che sta facendo commuovere e riflettere tante persone.
Il portale open.online, cosi come tanti altri siti d’informazione, ha descritto quello che il Guardian ha definito “Lo spot di Natale più bello dell’anno”, costato solo 700 sterline (circa 800 euro) e fortemente voluto dal Charlie’s Bar, un pub storico di Enniskillen in Irlanda del Nord. I protagonisti sono un anziano, una coppia e il loro cagnolino. Una storia di solitudine che vede questo signore, all’inizio della clip, recarsi presso la tomba della moglie per portarle dei fiori.
L’uomo non viene nemmeno guardato per strada e chi lo incrocia lo ignora. È palese l’indifferenza di quanti lo circondano ed emerge un forte senso di insensibilità da parte della gente e dei giovani.
Quando l’anziano arriva nel pub viene accolto con amore e calore. Una giovane coppia lo nota in strada e gli lascia lo spazio per entrare nel locale. L’uomo entra, chiede una birra, si siede ad un tavolo e viene raggiunto dal cagnolino della coppia che si trovava al bancone. La coppia decide di avvicinarsi al tavolo dell’anziano per bere insieme a lui e soprattutto per fargli compagnia. Il video si conclude con una citazione di William Butler Yeats: “Non ci sono estranei ma solo amici che non hai ancora incontrato”.
Il Guardian ha scritto che lo spot è stato girato grazie ad un Iphone e che in poco tempo ha ottenuto milioni di visualizzazioni sui social. Instagram ha registrato oltre 2 milioni e 700mila visualizzazioni in soli quattro giorni.
Il locale ha scritto su Instagram: “Natale può essere un momento così gioioso per alcuni e dolorosamente difficile per altri. Una cosa è certa: riceverete sempre un caloroso benvenuto quando varcherete le nostre porte”. Una pubblicità semplice che ha ottenuto un grande successo e che ha dato al pub un’enorme popolarità.
Uno spot che ci fa pensare all’importanza degli anziani e al dramma della solitudine in cui tanti vivono.
Un articolo pubblicato dal portale insalutenews.it riporta quanto dichiarato, nel mese di maggio 2022, dal Prof. Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria (AIP): “La solitudine è una compagna drammatica della terza età è un fenomeno sempre più frequente a causa dei moderni stili di vita: tra gli over 75, colpisce circa il 20% della popolazione, pur con notevoli variazioni tra città/campagna e Nord/Sud.
È un fenomeno rilevantissimo per la salute, che può avere conseguenze tanto di tipo clinico quanto psicologico, con un maggior rischio di ammalarsi, di andare verso una forma di demenza, di avere una vita più breve. Inoltre, la solitudine rende la persona incapace di resilienza, ossia di mettere in funzione le risposte adeguate rispetto ad eventi negativi che andrebbero affrontati e superati, ma finiscono per provocare un peggioramento delle condizioni cliniche dell’individuo”.
Dopo la pandemia si è cercato di capire la condizione psicologica dell’anziano. I dati ISTAT, pubblicati nel mese di luglio del 2022, ci dicono che “la popolazione over65 nel nostro Paese ammonta a 14 milioni 46 mila individui a inizio 2022 e costituisce il 23,8% della popolazione totale. Di questi, oltre 20mila sono ultracentenari, con trend in aumento”.
Ci siamo augurati, dopo la fine della pandemia, di non rivivere un altro Natale triste, ma invece anche questo Natale avrà un sapore diverso. Non mi riferisco solo a quanti trascorreranno le feste senza avere accanto nessuno, ma penso a chi sta vivendo il dramma della guerra ed è costretto a scappare o a nascondersi. Un conflitto che non accenna ad arrestarsi alle porte dell’Europa, tra la Russia e l’Ucraina, e la guerra in Medio Oriente.
I media ci trasmettono la forza distruttiva delle numerose operazioni belliche e sono tante le persone che stanno soffrendo. Basti pensare alle categorie più fragili come gli anziani e i bambini che stanno pagando il prezzo di questa guerra, perdendo i loro cari o la loro stessa vita. Tante vittime innocenti che vivono in condizioni disperate e il dolore che stanno provando è inaccettabile.
Una lotta tra popoli fatta di orrori, di crudeltà e di odio. A contare è il dio denaro ed è un dio che deve essere sconfitto e non può essere il nostro dio. Nessuna cifra e nessuna moneta può valere quanto il rispetto per la vita umana. Non si tratta di numeri, ma di esseri umani che vanno salvaguardati e tutelati.
Abbiamo bisogno di veicolare il valore della solidarietà e del rispetto per l’altro. Ricordiamoci le preziose parole di Papa Francesco: “Fa bene agli anziani comunicare la saggezza ai giovani; e fa bene ai giovani raccogliere questo patrimonio di esperienza e di saggezza, e portarlo avanti”. Ben venga uno spot come quello ideato dal Charlie’s Bar, perché ci ha permesso di ripensare ai nostri comportamenti sbagliati e al male che facciamo agli altri senza nemmeno rendercene conto.