Il cinema come terapia: sui colli San Rizzo l’ultimo ciak della “Voce della Gola” con i giovanissimi attori a raccontare il disagio.
Nei boschi di Messina è stato dato l’ultimo ciak del progetto ideato, coordinato e diretto dal regista Massimo Guglielmi e dalla neuropsichiatra Antonella Gagliano intitolato “Il Filo di Arianna 22” .
Oltre 100 ore di girato totale. Oltre 2 ore di montato previsto. Oltre 70 persone coinvolte. La maggior parte assistenti adulti: Psicologhe, Fotografe, Attori, Tecnici di Ripresa, famiglie, genitori, tutori, operatori delle comunità, educatori, autisti. Ma soprattutto 28 meravigliosi ragazzi che non dimenticheranno mai questa esperienza meravigliosa ed irripetibile.
Nei boschi peloritani è stato dato l’ultimo ciak del settimo – ed ultimo film – del Progetto ideato, coordinato e diretto dal regista Massimo Guglielmi e dalla neuropsichiatra Antonella Gagliano intitolato “Il Filo di Arianna 22” .
Il film era quello dei giovanissimi Veronica (11 anni) e Demetrio (14 anni) dal titolo emblematico “La voce della Gola”.
Complessivamente sono state oltre una ventina le locations utilizzate per le 4 settimane di riprese che si sono svolte tutte entro i confini della Provincia di Messina. Dai boschi dei Colli di San Rizzo, a quelli di Montalbano Elicona, dal Parco Archeologico di Taormina a quello di Tindari, dalle piazze e strade del Centro di Messina alle Gole di Alcantara, dalle Piste di “mountanbike” di Rometta alle Sale Operatorie del Policlinico di Messina, dai campi sportivi di calcio del lungomare della città a quelli di roller e skeater della Passeggiata Panoramica sul Golfo, dal Bellavista di Piazza “Pappagallo” agli Studi Televisivi di Todomodo, dalle sale di incisione musicali Piparo, a quelle di fisioterapia della Dismed, ed infine dall’Aeroporto di Reggio Calabria alla tolda della Nave “Telepass” della compagnia Caronte & Tourist del Gruppo Franza.
Non era mai capitato mai che fossero gli stessi ragazzi a raccontare le loro storie, a sceneggiare il loro disagio da adolescenti e preadolescenti e a farlo diventare film.
Il cinema è diventato così uno straordinario mezzo terapeutico.
Il percorso “Filo di Arianna 2022” si concluderà nei prossimi mesi con il montaggio dei cortometraggi che saranno presentati il prossimo anno nei principali festival del cinema.
L’obiettivo del Centro studi “Dismed Ets”, ente del terzo settore presieduto da Filippo Livio che ha organizzato il progetto, è quello di stimolare i protagonisti, adolescenti e preadolescenti con disagio, a raccontare un’esperienza di vita o a elaborare una loro idea narrativa in linea con il linguaggio cinematografico attraverso le tecniche e le competenze di tutte le principali professionalità del cinema.
Dello staff fa parte anche un gruppo di psicologhe e pedagogiste: Serena, Martina, Denise e Maria Elena. Roberto Sgarlata è l’ instancabile direttore di produzione sul set. Fotografa di scena Oleksandra Shlyakhtina.