“Giornata del fiocchetto lilla” per i disturbi del comportamento alimentare: presentato alla Laudamo il progetto “Arcadia VR”
Presentato a Messina durante il “Coffee Talk: Art & Neuroscience” il progetto, unico in Italia per affrontare i disturbi del comportamento alimentare con realtà virtuale e intelligenza artificiale.
In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, ieri prsso la Sala Laudamo dell’Ente Regionale Teatro Vittorio Emanuele di Messina, è stato presentato il progetto “Arcadia VR”.
Arcadia Vr punta a sviluppare, testare e implementare metodi, tecnologie e strumenti innovativi basati sull’utilizzo di realtà virtuale e intelligenza artificiale. Integrati alle terapie cognitivo-comportamentali, questi strumenti mirano a valutare e trattare in modo più efficace i disturbi del comportamento alimentare.
“I disturbi del comportamento alimentare – h sottolineaTO Flavia Marino, ricercatrice del Cnr-Irib di Messina, psicologa e psicoterapeuta – , riguardano il rapporto con il cibo e l’immagine del proprio corpo, portando a pensieri ossessivi su cibo, peso, forma corporea e controllo dell’alimentazione. Includono condizioni come l’anoressia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e la bulimia nervosa, evidenziando la crescente preoccupazione sociale per la loro diffusione e l’esordio precoce”.
“La realtà virtuale – ha dichiarato il prof. Riva dell’Università Cattolica e l’ing. Giovanni Pioggia del Cnr-Irib di Messina – potenziata dall’intelligenza artificiale e dalle più recenti tecnologie di interazione uomo-computer, offre soluzioni innovative per affrontare i sintomi dei disturbi del comportamento alimentare, supportate da evidenze scientifiche che dimostrano l’efficacia di questo approccio clinico traslazionale. In particolare, queste tecnologie possono aiutare a modulare il cambiamento delle distorsioni corporee percettive implicite ed esplicite. La sensazione di presenza offerta dalla realtà virtuale (VR) rappresenta uno strumento molto potente per valutare e trattare i disturbi della salute mentale, poiché gli utenti si sentono immersi e agiscono in un mondo digitale come se fosse reale, vivendo così esperienze trasformative rispetto alla propria percezione del corpo, delle emozioni, e della realtà che li circonda”. “Il valore aggiunto della VR rispetto ad altre esperienze sintetiche”, ha rimarcato il prof. Riva, è appunto la sensazione di presenza, cioè la sensazione di essere effettivamente lì all’interno dell’ambiente digitale che sostituisce le percezioni reali del proprio corpo”.