Gelosia on line, tutto quanto fa spettacolo
Ci voleva Barbara d’Urso per gettare acqua sul fuoco della gelosia e per far vincere “l’Ammmoooore”. E così l’uomo che armato di smartphone dopo aver scoperto il tradimento della moglie con un altro uomo, che è stato ribattezzato “cornuto”, sui social era diventato virale.
Il marito lo aveva girato all’Hotel Eufemia, un albergo di Palermo, passato agli onori della cronaca e diventato luogo di pellegrinaggio per amanti in cerca di rifugio. Ormai è acqua passata. L’improvvisato videomaker Gianluca ha deciso di perdonare la moglie Grazia, e si sono giurati e promessi amore eterno. Tutto trasmesso in una puntata di “Live – Non è la d’Urso”. La Barbara nazionale è stata come sempre super. L’uomo ha trovato il coraggio di confessare come ha scoperto il tradimento: grazie alle nuove tecnologie. “Avevo capito che c’era qualcosa che non andava – ha spiegato l’uomo – ho scoperto il tradimento grazie al gps dell’auto”.
Gianluca però ha anche raccontato che : “da quando ho pubblicato quel video ho avuto molte difficoltà nel trovare un nuovo lavoro le persone ormai mi riconoscono e mi associano soltanto a quella diretta che avevo postato sui social”.
Ed a proposito di gelosia che nasce dalle potenzialità delle nuove tecnologie la cronaca locale dei giorni scorsi riporta un episodio, avvenuto a Mascali in provincia di Catania, che testimonia ancora che di smartphone si può perire. Una donna quarantanovenne ha colpito il compagno sessantottenne con un martello in testa e poi gli ha sferrato diversi colpi al torace con un coltello da cucina dopo aver scoperto, nel telefono dell’uomo, la foto di una ex.
La donna è stata arrestata per tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia e condotta nel carcere di piazza Lanza a Catania.
L’uomo ha cercato di giustificarsi, dicendo che si trattava di una foto ricordo, ma la lite è degenerata appena la figlia è uscita per andare a scuola. La donna, nonostante l’arrivo dei Carabinieri, ha continuato ad aggredire il compagno, tanto che i militari hanno dovuto mettersi in mezzo per evitare che la situazione peggiorasse ulteriormente.
Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro sia il martello che il coltello. La vittima, soccorsa dal personale del 118, presenta vari traumi, al cranio ed in altre parti del corpo e una ferita da taglio all’emitorace sinistro.
La cronaca spessissimo ci riporta episodi di femminicidio, ma la violenza può avvenire anche nei confronti degli uomini. Le donne possono perdere il controllo di sé stesse a causa dell’eccessiva gelosia. La fine di una relazione, o una possibile minaccia, può comportare risvolti inimmaginabili. Quello che è certo e che l’amore non ci autorizza a disporre della vita dell’altro a nostro piacimento. Quando scattano certi meccanismi deve esserci, quasi sicuramente, una forma patologica che va tenuta sotto controllo. Negli anni la ricerca scientifica ha dimostrato come si possono innescare meccanismi di invidia nei confronti della rivale, o del rivale, rabbia, frustrazione, il senso di umiliazione per aver perso il proprio compagno e quell’impotenza nel non riuscire a cambiare la situazione.
La perdita della razionalità, del controllo delle proprie azioni, conduce la persona a commettere questi reati che possono avvenire in diversi contesti sociali per esempio sul posto di lavoro.
Tantissime sono le forme di gelosia di cui si potrebbe parlare e la peggiore è la gelosia ossessiva, che viene annoverata tra i disturbi ossessivi compulsivi, dove il dubbio del tradimento del partner logora la mente della donna o dell’uomo. Chi ha questo disturbo diventa quasi un agente segreto, con qualità e doti da far invidia ad un vero detective, che cerca di scovare ogni piccola traccia.
Difficile dire quando certi sintomi possano emergere e quali possano essere le cause scatenanti, perché tantissime volte abbiamo letto casi di cronaca in cui i carnefici erano persone normalissime che conducevano una vita apparentemente meravigliosa.
Qualsiasi forma patologica distrugge i rapporti e se emergono certi atteggiamenti è bene che vengano supportati da terapie e strategie per non far del male agli altri e anche a sé stessi.
Bisogna imparare a comprendersi, a lavorare sulla propria identità e soprattutto riuscire ad amarsi. Purtroppo, quando non si ama sé stessi difficilmente si possono amare gli altri o si ama nel modo sbagliato. E anche le tecnologie, se usate per dimostrare le colpe degli altri, non aiutano, anzi documentano.