Francesco Gregori ed i 50 anni di “Rimmel”, la colonna sonora della nostra vita.
Un tripudio di versi poetici che racchiudono significati profondi. La sua musica conversa e instaura un dialogo con quanti la ascoltano. Nei momenti belli o nei momenti più difficili aiuta le persone ad interrogarsi e a comprendere cosa sta accadendo nella loro vita.
Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime” con queste parole il grande scrittore Victor Hugo ha descritto l’importanza della musica.
Ci sono canzoni che rappresentano i nostri momenti più importanti e i nostri sogni più grandi. I testi di De Gregori hanno un posto speciale nella mia vita. Proprio qui, sulle pagine di Gustosino, ho raccontato, lo scorso anno, il mio amore per i brani di De Gregori e di Venditti.
Ho avuto la fortuna di vedere e ascoltare dal vivo De Gregori diverse volte. La musica dal vivo, si sa, regala forti emozioni e quella di De Gregori tocca il cuore e a me è successo quando l’ho ascoltato in Sicilia, a Zafferana Etnea. Da ragazzo conducevo un programma in una radio di Licata di sola musica italiana e proponevo i pezzi dei miei cantautori preferiti. Ricordo di aver aperto il mio primo programma con Rimmel di De Gregori.
Adesso, Francesco De Gregori è pronto a celebrare i cinquant’anni dell’uscita di Rimmel, dando il via ad un tour lunghissimo.
La tounée inizierà il 31 ottobre dal palco dell’Europauditorium di Bologna e approderà in tante città italiane fino alla conclusione prevista per il 14 febbraio 2026 al Fabrique di Milano. Cosi come riporta skytg24, “la serie di concerti partirà dai teatri per poi fare tappa all’Unipol Forum di Assago e al Palazzo dello Sport di Roma prima di approdare nei club”.
Rimmel è un album che è stato pubblicato nell’ormai lontano 1975 ed è diventato uno dei più famosi della carriera del cantautore romano. L’album contiene nove famosissimi brani e la title track ha guadagnato due dischi di platino.
De Gregori ha dato vita a numerosi progetti discografici e alcuni sono stati davvero amati dal pubblico: Bufalo Bill, Canzoni d’amore, Amore nel pomeriggio, Pezzi e Vivavoce. Insieme a Checco Zalone, nel 2024, ha pubblicato Pastiche, apprezzato dalla critica.
I concerti di De Gregori a cui ho assistito sono stati magia pura. Presenti uomini e donne di tutte le età ed anche tanti giovanissimi.
De Gregori sul palco è sempre stato spontaneo e diverso dagli altri, mai scontato o prevedibile. Un uomo educato e di grande stile.
Nonostante lo scorrere del tempo, i suoi brani conquistano e sono ancora oggi coinvolgenti: Numeri da scaricare, Caterina, Il cuoco di Salò, Buenos Aires, Non è buio ancora, Vai in Africa Celestino, Sempre e per sempre, Cose, La leva calcistica del ’68, Generale, Raggio di sole, Gambadilegno a Parigi, Bambini venite parvulos, Santa Lucia, 4 marzo 1943, La donna cannone, Buonanotte fiorellino, Titanic.
Un tripudio di versi poetici che racchiudono significati profondi. La sua musica conversa e instaura un dialogo con quanti la ascoltano. Nei momenti belli o nei momenti più difficili aiuta le persone ad interrogarsi e a comprendere cosa sta accadendo nella loro vita.
De Gregori è un grande cantautore che ha scelto di essere generoso, sempre per sempre. E chi lo ama lo sa. Coerente, capace, efficace, meraviglioso.
Da sociologo della comunicazione, ho sempre pensato che la musica e la società viaggiano insieme. La musica racconta il tempo presente, ripercorre il passato e descrive quello che potrebbe essere il futuro.
La musica si lega alle esperienze umane e questo aspetto è stato analizzato dagli antropologi e dai sociologi. Gli aspetti storico-sociali contraddistinguono un’opera musicale. Il pubblico si identifica in alcuni brani e li condivide con gli altri. In questo i social network, e i canali di messaggistica istantanea, svolgono un ruolo molto importante, poiché veicolano costantemente contenuti. Inoltre, è cambiato anche il modo in cui gli artisti si fanno conoscere e la rete gioca un ruolo fondamentale.
I giovani amano le piattaforme e scaricano la musica attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Di fatto, la fruizione della musica rispetto al passato è completamente cambiata, ma continua ad accarezzare il cuore degli adulti e dei giovani. La musica supporta gli adolescenti, parla per loro e abbraccia ogni loro fragilità. I giovani, che ho incontrato nelle scuole e in diversi incontri, mi hanno detto che non riescono ad immaginare la loro vita senza la musica. Ogni brano deve essere un buon amico con cui confrontarsi.
Rimmel continua, dopo cinquant’anni, a vibrare nell’anima di tante persone e nella mia con tanta forza e intensità. W il Principe, portavoce di tanti valori e sentimenti!