Fake news e truffe on line: in estate aumentano a dismisura.
I Cybert-truffatori non vanno in vacanza e con l’aumento degli acquisti on line prolificano sul web. In aumento anche siti che diffondono notizie completamente fasulle
Adesso che il caldo è esploso è così facile sotto l’ombrellone fare acquisti on line. Occhio perché proprio in estate i rischi aumentano.
Ormai da anni combatto una dura battaglia contro ogni forma di fake news. Le fake news rappresentano il grande nemico della credibilità dei media e il motore della post verità e non si tratta di un fenomeno a carattere casuale o episodico. Nel volume “Giornalismi”, scritto con il collega Andrea Altinier, abbiamo tracciato un modello, che abbiamo definito esagono delle fake news, per identificare quelle caratteristiche che fanno delle fake news una “arma di disinformazione di massa”. Di fatto le false notizie, la disinformazione, intesa come l’uso strumentale e manipolatorio delle informazioni per definire una specifica narrazione e visione del mondo, la disinformazione, intesa come informazione senza alcuna attinenza al reale ma non con intento manipolatorio, sfruttano le dinamiche di circolazione dei flussi informativi sulla Rete per penetrare nei diversi nodi e sfruttare l’effetto a cascata che le piattaforme social favoriscono. La velocità e la crossmedialità, ossia la capacità di passare da un media ad un altro, fanno si che le fake news, immesse nel vortice della nuova comunicazione, hanno un peso, una capacità di produrre danni enormemente più grande che in qualunque altro momento storico.
La pandemia da Covid 19 ha mostrato il fenomeno in tutta la sua gravità, in un altalenante ciclo di informazioni spesso contraddittorie che hanno pesato enormemente nell’opinione pubblica, generando una pericolosa situazione di infodemia, con una quantità eccessiva di informazioni circolanti che hanno reso difficile alle persone comprendere ciò che stava accadendo e individuare fonti affidabili. Dalla infodemia siamo passati alla psicodemia, con le persone che hanno cominciato ad avere paura, attacchi di panico.
Sono 29 milioni (il 57% del totale) gli italiani che durante l’emergenza sanitaria hanno trovato, sul web e sui social media, notizie che poi si sono rivelate false o sbagliate su origini, modalità di contagio, sintomi, misure di contenimento o cure relative al covid-19.
Proprio per questo motivo è importante porre un rimedio, o trovare delle soluzioni, per capire quali sono i siti veri e quali quelli falsi.
Da quando è iniziata la pandemia, le persone che si connettono in rete sono davvero tantissime e questo rappresenta un vero e proprio terreno fertile per il diffondersi delle fake news e anche delle truffe. Il primo suggerimento potrebbe essere quello di imparare a riconoscere come sono fatti i domini, quelli che comunemente definiamo come indirizzi internet, per capire la natura del link. L’analisi del dominio va fatta partendo da destra verso sinistra. Bisogna stare molto attenti perché, quando i domini sono troppo lunghi, alcuni software sono in grado di nascondere bene la parte destra che è quella più importante. Esiste un ordine nella costruzione dei domini che va sempre rispettato e noi dobbiamo osservarlo attentamente per non farci ingannare.
Quello che più preoccupa è lo sfruttamento di siti famosi per diffondere sia le fake news che le truffe più spiacevoli.
Infatti, un’ indagine del 2016/2017 ha mostrato come vi sia stato un aumento esponenziale del 100% riguardo la nascita di domini sospetti legato ad un qualunque rinomato brand e del 200% riguardo i domini “lookalike”, ossia siti uguali a quelli originali e che si differenziano solo per minuscoli particolari.
Purtroppo i cyber criminali sono sempre in agguato e noi dobbiamo tutelarci in tutti i modi. Le misure di controllo che si possono adottare quando acquistiamo online sono fondamentali come ad esempio controllare che il sito utilizzi il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer), il quale indica la presenza di una connessione sicura (la “S“, infatti, sta per “Secure“) che si trova nella barra degli indirizzi del browser, che stiamo usando, con accanto il simbolo del lucchetto verde.
Altro elemento fondamentale è controllare la Web Reputation di un sito, ossia la reputazione che gli utenti della rete hanno di quel sito. Basta cercare sui principali motori di ricerca per individuare elementi sospetti. Inoltre, è possibile usare uno strumento molto efficace per scoprire la reputazione di un sito, o di un negozio online, che si chiama TrustPilot dove troverete tantissime recensioni. I social possono anche servire per verificare la reputazione di un sito, basta andare a cercare la pagina ufficiale e leggere i commenti degli utenti.
Come se non bastasse molti siti di venditori e negozi online possono contenere minacce informatiche e possono essere in grado di violare la sicurezza del computer, soprattutto dei dati sensibili presenti. Diversi sono i software antivirus che si possono installare, sia a pagamento che gratuiti, che possono aiutarci a contrastare i pericoli che temiamo di più.
Esistono anche estensioni per browser Web che possono servire per capire quanto sia rischioso un sito e tra le più note: Traffic Light, estensione gratuita e disponibile per Google Chrome, Mozilla Firefox e Safari, con un filtro anti-malware molto avanzato, permette di proteggersi da attacchi di phishing, consente di scansionare i link; MyWOT, estensione gratuita per Google Chrome, Mozilla Firefox e Safari, che aggiunge un’ icona di fianco alla barra degli indirizzi del browser ossia un piccolo cerchietto verde, giallo o rosso (serve a rappresentare la sicurezza del sito) e lo fa in relazione ai giudizi degli utenti.
Oltre a questi accorgimenti non deve mancare il buonsenso degli internauti per non essere truffati o per non allarmarci di fronte a fake news di un certo tipo.
La battaglia contro le fake news e le truffe può essere vinta, ma dipende principalmente da noi. Dietro l’industria delle fake news e delle truffe online si muovono grandi interessi e grandi profitti. La disinformazione è una rivale spietata e va spesa ogni nostra energia per affrontarla. Possiamo farcela se facciamo vincere la solidarietà, il senso di responsabilità e se siamo disposti a formarci, partecipando attivamente anche alle campagne di sensibilizzazione e di prevenzione .