Estate, cibo e tossinfezioni alimentari, parla il gastroenterologo: “Diffidate dei pasti a basso prezzo. La qualità e la sicurezza si pagano”
E’ medico, gastroenterologo, endoscopista, atleta (ha partecipato anche alla maratona di New York) e salutista.
Chi meglio di Alessandro Princiotta, 58 anni, è medico specialista al Policlinico, può parlarci delle precauzioni da prendere in tema di cibo in questa estate post Covid?
Ma lei dottore al ristorante ci va? In pasticceria ci entra? Possiamo stare tranquilli secondo lei?
“Si che ci vado. Anzi ho ripreso ad andarci specie ora che si può andare all’aperto. Preferisco i posti dove sono sicuro. Dove so per certo che se mangio determinati alimenti come il pesce crudo hanno a disposizione l’abbattitore. Occorre mettersi in testa una cosa. Vige la regola del più paghi e meno rischi. Prendere precauzioni costa. Costa tutto e tanto: Sanificare, lavare correttamente, refrigerare correttamente. Assumere personale preparato costa. Anche nell’endoscopia vale questa regola. Se paghi un esame poco dovrai fare i conti con un livello di sicurezza inferiore. L’esame lo paghi perché si usano degli accessori monouso e perché si igienizza correttamente. Se ti vendono un esame a pochi euro è perché non fanno quello che devono fare. E così è in cucina. Se un pasto lo paghi poco o se una torta la paghi a un terzo del prezzo di mercato qualcosa non va. Andate solo nei ristoranti sicuri. Andate solo nelle pasticcerie sicure. A proposito io vado pazzo per il gelato gianduia ma per questo tipo di prodotto non c’è alcun problema di tossinfezione. Ma se prendiamo torte di creme e dolci alla ricotta o preparati a base di uova facciamo molta attenzione”.
Ma c’è qualche consiglio da dare ai nostri lettori? Qualche cibo da evitare sempre? La salmonellosi è così pericolosa?
“La salmonellosi è pericolosa. Bisogna fare delle distinzioni. Ne esistono di quattro tipi: A b c e d. Le prime tre sono salmonellosi minori. Quella D è responsabile della febbre tifoide. A b e c si risolvono in poco tempo. La D può contaminare anche gli animali: cani, gatti, pollo, maiali, esseri umani, che diventano un serbatoio di infezioni e può diventare un problema. Le gastroenteriti di tipo D sono sottoposte a denuncia obbligatoria”.
Ne ha visti tanti casi nella sua carriera?
“Di solito nella stagione estiva se ne vedono molti di più. Alcune patologie vengono provocate dall’ingestione di cibi o da bevande fredde. Ingestione di uova, creme non ben conservate o il gelato artigianale non ben conservato provocano salmonellosi. In questo periodo si consuma molta frutta e molta verdura che andrebbe lavata accuratamente. Il cibo contaminato non ha alcuna caratteristica organolettica. Non cambia né il colore né il sapore. Va lavata accuratamente anche con l’amuchina. L’abbattimento refrigerazione al di sotto dei 5 gradi di alcuni alimenti crudi come il pesce va fatto. Ma non tutti i ristoranti hanno l’abbattitore che costa soldini”.
C’è qualche campanello d’allarme che non dobbiamo trascurare quando ci rechiamo al ristorante o in pasticceria?
“No dall’esterno non riusciamo a capirlo. Certo se scorgiamo blatte o altri animaletti, dobbiamo mettere una croce sopra. Sono portatori di malattia e di salmonella. C’è un elevato pericolo di contagiosità. Ma di solito anche se ci sono non li vediamo. Il campanello d’allarme è il prezzo. Dove vediamo un prezzo scontato diffidiamo. Anzi scappiamo”.
Estate, grande caldo, significa anche più pericolo per le tossinfezioni?
“Si. Paradossalmente si. La ristorazione collettiva rappresenta una delle cause maggiori di questo tipo di tossinfezioni. Le cucine e le persone sporche possono contagiare. Gli alimenti contaminati possono contagiare. Ecco perché occorre scegliere bene il posto dove sedersi per mangiare qualsiasi cosa. Se poi quel qualcosa è pesce crudo io aprirei entrambi gli occhi. No ai ristoranti improvvisati. Se voglio quello vado solo in un posto sicuro. Pago il conto del ristorante e non anche quello del farmacista”.
Il Covid in un certo senso però dovrebbe avere aumentato le precauzioni e l’igiene….
“Si in un certo senso si. Però anche qui vale una cosa. Chi è abituato a rispettare le regole e spendere i soldi per la sicurezza igienizza e si cura della salute dei suoi clienti. Chi non lo faceva prima non lo fa nemmeno ora nel Post Covid”.
Cosa consiglia di mangiare in questo periodo?
“Tutto ma con moderazione. Si dovrebbe consumare un pasto non abbondante. Frutta, verdura, pesce fresco. Occorre evitare l’eccesso di alcolici e le bevande gassate”.