E se il Viagra me lo compro online ?
Farmacie illegali puntano al senso del pudore ma attentano alla salute della gente.
Scriveva Moliere: “Quasi tutti gli uomini muoiono per le loro medicine, e non per le loro malattie”. La situazione si è un po’ complicata nel frattempo.
Ormai, si sa, in rete è possibile trovare di tutto e realizzare in breve tempo i propri desideri con un solo click. Quello che forse ignoriamo, o conosciamo ancora poco, è la vendita online di farmaci contraffatti e non originali. Esistono farmacie online, tante illegali, che vendono prodotti pericolosissimi per la salute. In Italia non si possono vendere in rete tutti quei farmaci che vanno prescritti dal medico.
Siti esteri, invece, vendono e recapitano al destinatario tutto quello ha richiesto, ignaro dei rischi e dei problemi che potrebbe avere. Indubbiamente, questa tipologia di prenotazioni online sono molto rischiose per il benessere reale della persona. Una notizia, oltretutto recentissima, riporta come sia facile in Inghilterra acquistare il Viagra, senza ricetta e senza alcuna prescrizione.
Molte di queste farmacie virtuali consegnano prodotti per la disfunzione erettile anche qui da in Italia. Puntano al senso di pudore della gente che, pur di non recarsi dal proprio medico.
Questo mercato vale quasi un miliardo di euro all’anno. Tutte le modalità poco chiare di acquisto rappresentano un pericolo, poiché non è possibile sapere quale componente molecolare sia stato aggiunto al farmaco. Le nazioni che importano maggiormente farmaci contraffatti e sono l’India, Singapore e la Russia. I farmaci più diffusi, oltre a quelli legati al trattamento della disfunzione erettile, sono gli analgesici e gli psicofarmaci. Nessuno conosce le vere proprietà di questi pseudo medicinali e chissà quali effetti collaterali possono provocare al nostro corpo.
Esistono forum dove è possibile scambiarsi anche le informazioni sulle farmacie che effettuano spedizioni illegali e ci sono addirittura i nomi.
La vendita dei famosi farmaci da banco è regolata da leggi che tutelano i consumatori e la vendita online è concessa solo alle farmacie provviste di autorizzazione.
Poco prima dell’inizio della pandemia da Covid 19 l’Interpol ha arrestato nel mondo 120 persone per traffico di farmaci e prodotti sanitari dal valore di 14 milioni di dollari.
Tante le istituzioni sanitarie in Italia e nel mondo che hanno manifestato preoccupazione si pensi all’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), all’Agenzia europea dei medicinali (Ema) all’ Istituto Superiore di Sanità qui in Italia (Iss). Non è mancato l’appello dell’Ocse, l’Organizzazione europea per la cooperazione e lo sviluppo economico, e dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), che hanno presentato un report sul traffico illegale di farmaci contraffatti a livello globale.
“La vendita di prodotti farmaceutici contraffatti è un crimine spregevole e la scoperta di false forniture mediche legate a Covid-19, proprio mentre il mondo si unisce per combattere questa pandemia, rende questa sfida globale ancora più acuta e urgente”, ha dichiarato Angel Gurrìa, segretario generale dell’Ocse. “Speriamo che le prove che abbiamo raccolto sul valore, la portata e le tendenze di questo commercio illecito possano aiutare a trovare soluzioni rapide per combattere questo flagello”.
Nei mesi cruciali della pandemia, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha invitato con una nota alla massima cautela: “Non acquistare da siti web non autorizzati e da altri fornitori che mirano a sfruttare paure e preoccupazioni durante la pandemia in corso”.
Le conseguenze sono tante come i danni alla salute delle persone, le mancate vendite dei prodotti originali, i costi e le perdite per governi ed economie, costi elevati per la cura dei pazienti dovuti al consumo di farmaci contraffatti, l’inquinamento ambientale causato da sostanze chimiche con alto potenziale tossico e i costi sociali che conducono ad un aumento della criminalità organizzata.
Allora cerchiamo di affrontare tutto con serietà e attenzione. Pensiamo alla nostra salute e a quella degli altri.
Del resto come spiegava Jack Nicholson nel celebre film Qualcuno volò sul nido del cuculo : “Non mi piace affatto l’idea d’ingoiare qualcosa quando non so che roba è!”