E la chiamano Estate…. con mascherine e gel disinfettante
“E la chiamano estate, questa estate senza te…”.
Proprio nei giorni scorsi in tv e sui giornali hanno celebrato Bruno Martino, che è diventato famoso anche grazie a questa canzone, super romantica: “E la chiamano estate”. Io la ascoltavo da bambino ed aveva un grande merito: seppur malinconica rimaneva impressa. Un abbinamento straordinario tra parole e musica anche nella versione cantata da Franco Califano.
L’estate, richiamata nel titolo, restava nello sfondo, perchéal centro c’era l’amore. Un po’ come questa estate 2020.
Una “Non Estate” che cercheremo di vivere come se fosse estate.
La vivremo come l’estate del coronavirus dove la parola d’ordine dovrebbe essere: distanziamento. Ogni anno ci spiegano che l’estate che trascorreremo sarà la più tecnologica della storia.
Con Covid 19 cambiano abitudini e consuetudini. Saremo nell’estate 2020 tuffati, nell’era della globalizzazione e dell’informatizzazione obbligatoria e, per via del virus, schiavi dello smartphone e del tablet. Prima dell’inizio della stagione noi, potenziali bagnanti, dovremo esplorare le zone per comprendere quale compagnia assicuri il massimo della connessione. Tutti dovranno essere nelle condizioni, da sotto l’ombrellone, di far tutto. Certo non saremo ai livelli della riviera romagnola, dove in ogni lido c’è il wifi gratuito per i clienti, ma tutti dovremo poter chattare su whatsapp, fare foto, pubblicarle in tempo reale su Facebook, Twitter o Instagram, ascoltare musica, vedere video, inviare mail. Per poter fare gossip stagionale con il vicino o la vicina di ombrellone non è più possibile.
Non siamo più a pochi centimetri e se ci spostiamo al bar occorre la mascherina.
Il gossip viaggia nell’estate 2020 su whatsapp o su Instagram o Messanger o ancora Telegram. Perché ci può essere una documentazione audio video in tempo reale. Vedremo persone rotolarsi sulla sdraio per registrare un messaggio vocale, o far finta di inquadrare la riva per fotografare il nuovo costume o la cellulite in aumento di altri bagnanti. Persino le partite a calcioballila non sappiamo se potremo giocarle con la mascherina e se quindi saranno riprese e trasmesse in tempo reale ad altri amici che sono nel lido accanto. Quelli che lavorano senza sosta nell’estate Covid saranno i gruppi su whatsapp.
Attraverso i social e la rete nascono anche gli amori estivi.
Solo che aumenterà il rischio di beccare cozze o cozzi. La mascherina può nascondere di tutto. Il famoso detto: “agosto moglie mia (o marito mio) non ti conosco” ha trovatopiena conferma con l’avvento di whatsapp. I tradimenti viaggiano a velocità incredibile. Il desiderio aumenta, la passione pure. Tutto si consuma virtualmente in attesa degli incontri clandestini.
Unica certezza del 2020. Con l’amante si rischia il contagio e quindi è un problema per il partner. Ma se gli adulti daranno il cattivo esempio, i bambini e le bambine non sfigureranno in questa corsa verso la whatsappata più veloce e la videogiocata sotto l’ombrellonenell’estate Covid. E in questa estate con mascherine e gel disinfettante sembreranno lontane, anzi lontanissimi gli scritti di Cesare Pavese che ne “La bella estate” ci faceva fare sogni semplici.
“A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline”. Altro che gel e mascherine