Dal Gambero Rosso l’appello: “Recuperiamo il vero ruolo della critica gastronomica”
Il direttore Marco Mensurati ,della nota testata, lancia l’appello a chef e protagonisti della ristorazione ed affonda sulla mancanza di personale specializzato e sulla formazione del personale del settore.
Il vero ruolo della critica enogastronomica, un’arte che oggi ha perso il suo significato più autentico e che ha bisogno di essere recuperata perché soggetti autorevoli, a cominciare dal Gambero, continuino a essere punto di riferimento e guida verso un consumo di qualità.
“Noi crediamo che la critica o è sincera e coraggiosa o, semplicemente, non è scrive il direttore auspicando un cambio di rotta scendendo dal palco dell’autocompiacimento.
Non meno pericolosa, poi, la consulenza che alcuni chef offrono alle multinazionali che spesso li imprigiona in trappole che finiscono per togliere estro e originalità anche al cuoco più visionario. Ottenendo per giunta sonore bocciature dai clienti.
Ma la vera vexata quaestio è la profonda crisi “del mestiere” di sala, aspetto che ha inciso anche sul drastico giudizio sul Bulgari di Roma.
“La serata di Ruggeri e dei suoi commensali da Niko Romito non sarebbe stata così disastrosa se al Bulgari fosse stato in servizio uno staff professionale, all’altezza dei nomi e dei ‘pesi’ in questione, denuncia Mensurati che pone l’accento non solo sulla mancanza di personale, ma anche sull’assenza di formazione e di un sistema di regole che disciplini una professione usurante e troppo spesso ancora scarsamente valorizzata.
Nasce da qui l’appello che Gambero Rosso lancia a tutti i protagonisti del settore, offrendo la propria piattaforma come consesso in cui dare forma ad una istanza comune da portare alla politica per trovare rapida soluzione alla drammatica crisi che il settore della ristorazione,