Primo si della Regione all’esenzione del canone 2020.
Sull’Isola sono 3000 i titolari di concessione demaniale marittima, più di 7500 gli addetti e 100 mila gli stagionali impiegati nella stagione balneare.
A Messina oltre trecento i lidi balneari.
Un volume d’affari nella sola provincia che supera i dieci milioni.
Il Coronavirus rischia di uccidere anche nostre vacanze e il tanto agognato bagno. Non si sa quando inizierà la stagione balneare.
Non si sa come e quando potranno aprire i lidi.
Quanta distanza minima dovrà esserci tra un ombrellone e l’altro, quali le prescrizioni e le imposizioni.
In tanti stanno pensando di non aprire per questa stagione. Il solo montaggio infatti costerebbe 25 mila euro.
E si rischia di non recuperare la spesa.
Ma resta l’incognita della clausola che non consente, una volta dato il via libera da parte della Regione di restare chiusi se non a rischio di perdere la concessione.
In commissione bilancio qualche giorno fa è arrivato il via libera all’esenzione dei canoni del 2020. Nel 2021 si va verso il dimezzamento del canone. Ma non basta.
La federazione delle Imprese Balneari ha presentato alla Regione Siciliana una serie di richieste.
“Naturalmente-spiegano i rappresentanti delle imprese balneari- non abbiamo espresso alcuna considerazione circa le prescrizioni di natura sanitaria, che non ci competono, tranne la nostra assoluta contrarietà a soluzioni cone le gabbie in plexiglass o cose simili, le quali, oltre ai costi di allestimento, non verrebbero mai digerite dai fruitori delle spiagge”.
Queste le richieste-proposte:
Proroga degli effetti dell’art. 47 del Codice della navigazione, che obbliga le imprese balneari ad erogare i servizi assentiti in concessione per tutta la durata della concessione, pena la decadenza dalla concessione stessa, accordata ai concessionari che, valutato il quadro economico e normativo che scaturirà con i prossimi decreti, sceglierà di non aprire il proprio stabilimento per la prossima stagione balneare.
Azzeramento dei costi e delle procedure amministrative legate alle autorizzazioni all’utilizzo dei mezzi meccanici per l’effettuazione dei lavori di pulizia e sagomatura dell’arenile. Di fatto, questi lavori sono essenziali e propedeutici a qualsiasi intervento manutentivo e di allestimento degli stabilimenti balneari e qualora i concessionari non avessero libertà di movimento immediata il rischio è quello di non essere pronti all’apertura della stagione.
Istituzione dei voucher vacanze per chi opta di trascorre le proprie vacanze estive presso strutture alberghiere o stabilimenti balneari siciliani. L’idea è quella di un fondo speciale al quale possono attingere operatori turistici ed agenzie di viaggio per riconoscere un bonus alle famiglie che sceglieranno di rimanere in Sicilia per le vacanze. Potrebbe essere uno strumento per sostenere la domanda nella “filiera del mare” e fare girare un poco di liquidità nel settore
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