Il 14 agosto a Capo Peloro sarà presentata la sua opera più grande: un grande squalo bianco in ferro e acciaio.
L’ ultimo arrivato di quella che considera la sua famiglia acquisita è un squalo bianco lungo cinque metri che pesa cinque quintali. “Pasqualina”, questo il suo nome, sarà presentata sabato 14 agosto alle 21 sulla spiaggia di capo Peloro. Per trasportarlo, visto che ognuna delle sue opere è realizzata in ferro ed acciaio, ci vorrà un camion.
Ma in famiglia ci sono “Nicola” il pesce spada e poi tanti altri pesci ed abitanti del mare: dai cavallucci marini alle cernie.
Ha un sogno Fabio Pilato, scultore che ha attirato negli ultimi anni l’attenzione della stampa specializzata e dei critici d’arte: realizzare un museo del mare proprio a capo Peloro dove esporre le sue opere, una ventina, e quelle di altri artisti che abbiamo come tema il mare. Un sogno che sta tentando di portare al traguardo grazie ad un progetto di crowfunding. In dieci giorni 9000 iscritti e 12 mila euro. L’obiettivo è quaranta mila euro. Una base per partire.
“Il mio sogno è ottenere uno dei capannoni dell’ex Seaflight. Altrimenti proveremo ad affittarne uno da qualche altra parte”. Pilato, che si definisce artista visionario non ha mai venduto alcuna delle sue opere dedicate agli abitanti del mare: “ In tutt’Italia quando espongo mi offrono soldi. Tanti. Ma i pesci fanno parte del mio sogno e i sogni non si vendono. Si condividono semmai. E io voglio condividerli con la mia città”.
Le opinioni dei piccoli produttori di Passito di Pantelleria sono unanimi, contestano la narrazione della trasmissione e difendono la pratica: "Si rischia di fare confusione e di affrontare il tema con superficialità"
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