Elogio del silenzio
Il Virus impone il silenzio. Quel silenzio che non riusciamo più ad ascoltare.
C’è qualcosa di infinitamente grande che ci ha lasciato questa pandemia: Il silenzio.
Una cosa che in tempi di pace, senza questa guerra al Coronavirus, non saremmo in grado di apprezzare.
Quel silenzio che ci consente, senza il rumore delle auto, di avvertire il rumore delle onde che si infrangono sulle spiagge.
Quel silenzio che sullo Stretto, una delle aree più trafficate del mondo (in tempo di pace) spinge le balene a farsi vedere dall’elicottero dei vigili del fuoco o i delfini quasi fino a riva. Un silenzio che ci consente nelle chiese vuote, se ci affacciamo per un attimo, di ascoltare davvero quello che dice il sacerdote che celebra la messa.
Quel silenzio che vorremmo anche nei ristoranti mentre gustiamo le specialità degli chef o degustiamo un bicchiere di vino.
Quel silenzio che ci spinge a riflettere sui nostri errori e sui nostri successi. A Pasquetta, sulla riviera nord, c’era un silenzio “surreale”. Paradiso, Pace, Contemplazione, portano quei nomi non a caso. Un tempo non passavano auto, non c’erano strade così trafficate. Solo il panorama dello Stretto e il mare. Davano il via ad una meditazione naturale. Così deserti, questi luoghi, non si erano mai visti. Un silenzio “surreale” siamo abituati a scrivere noi cronisti. Tanto siamo abituati al rumore.
Quel silenzio, in questi giorni, sta avendo la meglio, in certe ore, quando chiudono i supermercati a cui inspiegabilmente si dà l’assalto ad ogni ora del giorno e della sera, sul rumore, sugli schiticchi, sui falò in spiaggia. “Andrà tutto bene- continuano a ripeterci- risorgeremo”. Certo. Ci sarà tempo per gli schiticchi, per le tavolate, per le sagre, per i falò, per le passeggiate di gruppo, per il vociare volgare, per le urla dei giovani a Piazza Antonello o sulla riviera Nord. Speriamo a quel punto di non rimpiangere quest’assenza di voci, questa mancanza di assembramenti sulle spiagge che lasciano ogni volta un quintale di rifiuti indifferenziati. Speriamo di non rimpiangere Pace, Paradiso, Contemplazione avvolti da silenzio “surreale”…