Come d’incanto: “Marrakech”
Il mercato diurno la notte si trasforma in un ristorante a cielo aperto tra tajine, brochettes e te’ alla menta.
A Marrakech il concetto di tempo è relativo, si ha la sensazione di vivere, contemporaneamente, nel presente e nel passato (a tratti anche nel futuro, considerando che è in continuo divenire). Da un lato la città nuova (Ville Nouvelle) con i suoi quartieri moderni come Guéliz (quartiere dello shopping e dell’arte contemporanea) e l’Hivernage (zona residenziale dove sorgono esclusivi ed eleganti edifici).Dall’altro lato c’è la parte vecchia, la medina fortificata; una volta oltrepassate le sue porte, si ha la sensazione di essere catapultati in un’altra epoca.Sembra di vivere una di quelle scene di film di fantasia, dove il protagonista si ritrova improvvisamente in un’altra dimensione.Ed è qui che inizia la favola!Un mondo incantato, fatto di colori, odori, gente in abiti tradizionali, rumori, tanta, tantissima confusione; un tripudio di emozioni!La medina è un vero e proprio labirinto, bisogna lasciarsi guidare dall’istinto e perdersi per scoprire gli angoli più remoti e affascinanti.I souk sono il cuore pulsante della medina, un’infinità di negozi dove è possibile acquistare oggetti splendidi.Spezie, babbucce colorate, caratteristici specchi, lanterne, frutta secca, ceramiche decorate, tajine (tipiche pentole in terracotta), articoli di pelletteria.Vi sono due strade principali: Rue Semarine (dove sorgono i bazar, qui c’è tanta confusione) e Rue Mouassine (quartiere a vocazione commerciale molto più tranquillo e ordinato). Tendenzialmente i souk sono divisi in base alle merci proposte; il souk el Attarine (mercato delle spezie), il souk Haddadine (quartiere dei fabbri), souk de Teintouries (dove viene effettuata la tintura delle pelli), souk de Babouches (dove si vendono le babbucce).
La regola numero uno è contrattare, mai acquistare senza contrattare!Poi vi è il luogo simbolo della città, Piazza Jemaa el Fna con i suoi due volti: quello diurno e quello notturno. Di giorno è abbastanza tranquilla, si trovano incantatori di serpenti, acrobati, venditori di frutta e piante, dentisti (esattamente così); dalle ore 19 la piazza subisce una trasformazione, diventa un enorme ristorante a cielo aperto, ogni ristoratore fa a gara per accaparrarsi i clienti. Qui è possibile assaggiare tante specialità marocchine e vivere un’esperienza diversa. Una delle cose più belle da fare è vedere il tramonto da una delle terrazze situate intorno alla piazza, uno spettacolo! Tra i luoghi da visitare c’è il Palazzo Bahia, ricco di intarsi in legno, decorazioni e colorate maioliche. I suoi spazi sono immensi, ci sono ben 150 camere che si affacciano su diversi cortili e giardini. La parte più interessante è l’harem delle 4 spose e 24 concubine di Abu Bou Ahmed (uno schiavo che riuscì ad ottenere il titolo di visir). La Moschea Koutoubia (luogo di culto per i musulmani) è alta 70 metri, fu costruita nel 1162; è possibile vedere solo l’esterno, l’ingresso è vietato ai non musulmani; famoso è il suo minareto a base quadrata. Bellissima la Madersa (o Madresa) di Ben Youssef, la più grande scuola coranica del Maghreb (ormai chiusa). Le tombe dei Saaditi sono più di 100, ricoperte da piastrelle dai colori brillanti sulle quali sono impresse citazioni del Corano. Il museo di Marrakech è diviso in due parti: una accoglie mostre temporanee, l’altra oggetti del patrimonio storico e culturale del Marocco. Fuori dalla caotica medina è possibile visitare i coloratissimi giardini Majorelle, una vera e propria oasi di pace. Colori ammalianti (blu e giallo), piante esotiche, resterete affascinati. I giardini, costruiti da Jaques Majorelle nel 1900, furono acquistati nel 1980 da Yves Saint Lauren e Pierre Bergé.Meritano una visita anche il museo berbero (all’interno dei giardini) e il museo di Yves Saint Laurent (dove sono esposti gli abiti simbolo delle sue collezioni). Marrakech è anche relax, imperdibile è l’Hammam (un percorso benessere per ritemprare corpo e mente). Ci sono gli hammam pubblici, frequentati principalmente da gente del luogo (e consigliati se si vuole vivere un’esperienza autentica), poi ci sono quelli privati, molto più turistici, ma eccezionali. In queste camere “piene di vapore” il corpo viene cosparso di sapone nero, le signore addette gettano delle secchiate d’acqua tiepida (nel vero senso della parola) e massaggiano energicamente la pelle con il guanto di Kessa, dopo si procede ad risciacquo; alla fine avrete la pelle liscia e morbida. Degna di nota è la cucina marocchina, molto saporita e ricca di spezie. Da assaggiare la tajine (una pentola in terracotta con un coperchio dalla tipica forma conica) di carne o di pesce con le immancabili verdure. La tajine di carne è accompagnata da patate, cipolle, pomodori, piselli, carote, zucchine e spezie; tutto disposto meticolosamente.Io adoro la tajine di pollo, limone e olive. Ottima anche la tajine Kefta con polpette, pomodoro e uova.Un’altra costante della cucina marocchina è il cous cous, anche questo arricchito da carne, pesce e verdure. Più c’è la tanjia, una pietanza a base di agnello, la cui cottura avviene all’interno di giare di terracotta poste sotto la cenere calda dei forni a legna (farnatchi) che riscaldano gli hammam tradizionali. Le briouattes, fagottini di pasta brik ripieni di carne, pesce o formaggio morbido (le mie preferite).Le brochettes, spiedini di carne marinata alla griglia. La postilla è un piatto particolarissimo (un contrasto tra dolce e salato), fatto di pasta fillo, pollo (o piccone), cannella, mandorle e tanti altri ingredienti.Gustosissima è la colazione marocchina, msemen (una sorta di pancake), baghrir (somigliano alle crêpes), marmellate, spremute e l’immancabile tè alla menta (un vero e proprio rituale). Ecco i nomi di alcuni ristoranti da non perdere: Dar Moha (di Chef Moha Fedal, famosissimo in Marocco per le sue apparizioni televisive, tra cui Masterchef Marocco), le Jardin (come dice il nome, un meraviglioso e caratteristico giardino, con belle terrazze), Le Foundouk, Nomade, Comptoir Darna (qui troverete da mangiare, da bere e spettacoli di danza del ventre; resterete incantati dalle ballerine con enormi candelabri in testa).
Dove alloggiare a Marrakech? Marrakech offre tante alternative, troverete hotel da mille e una notte.Uno dei più famosi è La Mamounia (luogo amato da reali e star), ma ce ne sono veramente tantissimi.Favolosi il Royal Mansour, il Fairmont, il Palais Rhoul, il Dar Rizlane, il Four Seasons, l’Amanjena (dove è stato girato il film Sex and the City 2), Palais Namaskar (ancora lo sogno), il Beldi Country Resort (consigliatissimo anche per una giornata in totale relax).Per vivere pienamente la medina vi consiglio di alloggiare in un Riad (ce ne sono un’infinità per tutte le tasche). I Riad sono le tipiche abitazioni, dove l’edificio sorge intorno ad un cortile interno; piccoli angoli di paradiso, con giardini curatissimi, piscine e zone relax. Qui verrete coccolati durante tutta l vostra permanenza; resterete colpiti dalla pulizia e dall’intenso odore di fiori d’arancio.Ecco alcuni nomi di Riad molto belli: Dar Kandi (strepitoso), Riad Dyor, Dar Darna, El Fen, Riad 72, Riad Elisa, La Sultana, Palais Blanc (ottimo rapporto qualità prezzo).