58:11 il nuovo giallo di Fabio Mazzeo, un manuale di sopravvivenza tra vizi, amore ed amicizia.
Il giallo è il pretesto per raccontare la vita. Per parlare delle moffe che puoi prendere da chi meno te lo aspetti, per parlare di una società che va al contrario, di un mondo di mezzo di cui solo chi ha fatto il giornalista può raccontare.
C’ è il poliziotto antieroe, c’ è la magistrata fedele alla Giustizia ma stanca della politica dei palazzi, c’ é il medico legale. C’ è lo schema dei polizieschi di Camilleri anche se manca il giornalista ma c’ è anche tanto Dan Brown con i suoi simboli.
Nel nuovo libro gjallo del giornalista Fabio Mazzeo c’ è il mondo del vizio, dei trans e della coca. Ma non solo.
È un inno all’ amore e all’ amicizia vera, fatta non di abbracci finti ma di abbracci dell’ anima. E si apre con una storia di amicizia da brividi tra un uomo e un cane.
Un manuale di sopravvivenza in un mondo in cui morte e rispetto degli altri e delle diversità sembrano non avere più alcuna importanza.
Il giallo è il pretesto per raccontare la vita. Per parlare delle moffe che puoi prendere da chi meno te lo aspetti, per parlare di una società che va al contrario, di un mondo di mezzo di cui solo chi ha fatto il giornalista può raccontare.
Il poliziotto Giannini diventa il Caronte che accompagna i lettori nei gironi infernali della vita. I personaggi sono coloro che, a diverso titolo, e in misura diversa, pagano anche per colpe di altri. I morti sono quei peccati, quegli sbagli che ognuno di noi si porta dietro e commette in terra.
Viviamo un inferno a cui è impossibile sfuggire. Possiamo tentare di bruciarci il meno possibile ma ne usciremo sempre con il culo ustionato.