“Il Berretto a sonagli” al Bellini di Catania; un pugno allo stomaco a mafiosi ed omertosi.
Eseguito da professionisti di grande livello dell’opera lirica ha strappato applausi a scena aperta. La denuncia alla mafia, il forte contrasto tra una donna indomita che vuole denunciare il marito infedele e il mafioso cornuto, le difficoltà legate all’affetto per la famiglia che a volte legano le mani, il maschilismo becero che esiste in Sicilia.
I contenuti sono quelli dell’opera di Pirandello da cui è liberamente tratto il libretto dell’ adattamento lirico voluto dal Teatro Massimo Bellini, ma accentuati e sommati dai temi utilizzati dal regista Davide Livermore, dall’ autore dell’ opera Marco Tutino compositore tra i più prestigiosi a livello mondiale che si è avvalso del libretto di Fabio Ceresa.
Più che un’ opera, mancavano l’ imponenza scenica di un’ Aida e il brano tormentone tipico del genere, era una commedia cantata. Ma il Berretto a sonagli in versione Opera eseguito da professionisti di grande livello dell’opera lirica ha strappato comunque applausi a scena aperta.
Non c’ è la canzone “simbolo” ma alla fine arriva come un pugno nello stomaco il messaggio sociale. “Solo una pazza – dice cantando Beatrice Fiorica- direbbe al mondo ciò che sto per dire: che Ciampa è il capo di questa cosa vostra. Tranquillo la verità dei pazzi è inascoltata”.
Tutti bravi gli interpreti. Bene, bravi bis verrebbe da dire a coloro che dirigono quel gioiello del teatro Bellini di Catania (quanti messinesi nei palchi e in platea) se non fosse per il fatto che l’ opera lirica che ha fatto da prologo alla serata La Lupa, tratta dalla novella di Verga, su libretto di Giuseppe Di Leva, ha convinto meno. E i tiepidi applausi del pubblico lo confermano.
La musica è sembrata slegata dal contesto (incentrato su un delitto di genere) della storia che andava probabilmente enfatizzato. Su questo sforzo, per rispetto dei professionisti impegnati sul palco, preferiamo stendere un sipario pietoso.
Promossa con il sei politico la scenografia digitale.