Addio baci, in futuro sarà leccare lo schermo. Ma siamo proprio sicuri ?
Un boccaglio in silicone mobile, unito ad alcuni sensori, che generano la pressione, il movimento e il calore delle labbra del partner. Riesce anche a trasmettere i suoni ed è quasi realistico. Siamo certi che i device e i visori possano sostituire quelle che sono le nostre emozioni o la bellezza di un bacio vero?
“Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? un apostrofo rosa fra le parole t’amo…” cosi Edmond Rostand, poeta e drammaturgo francese, ha definito il bacio e da allora è cambiato anche il nostro modo di vivere le relazioni.
Ogni anno il 6 luglio si celebra la Giornata Mondiale del Bacio. Il valore di un bacio è stato immortalato dalle pagine indimenticabili della letteratura mondiale. Un gesto universale che identifica tanti aspetti del comportamento degli uomini. Un bacio racchiude infiniti significati passione, affetto, amore, amicizia e può essere donato, rubato, ricambiato o concesso.
La pandemia ci ha impedito di avere contatti sociali ed è venuta meno la possibilità di baciarci. Abbiamo sofferto tanto a causa dell’isolamento sociale e abbiamo riscoperto l’importanza del contatto fisico.
Ogni nazione ha cercato di rimediare con mezzi alternativi, ma nulla di paragonabile alle coccole, ai baci, alle carezze e agli abbracci.
Proprio per questo motivo a far discutere è il cosiddetto “simulatore di baci”. Un primo tentativo è avvenuto nel 2016, quando venne presentato a Londra, alla conferenza “Love & sex with robots”, “Kissenger”. Un evento diventato vetrina di presentazione di tutti quei progetti che mirano a mostrare come potrebbe cambiare l’erotismo in quella che viene considerata l’epoca dell’intelligenza artificiale.
Vanity Fair, con un articolo scritto da Francesca Favotto, ha spiegato bene a cosa serve un “simulatore di baci”. Il dispositivo è stato inventato e brevettato Changzhou Vocational Institute of Mechatronic Technology nella Cina orientale. “Avevo una relazione a distanza con la mia ragazza ed eravamo in contatto solo tramite il telefono: ecco da dove è nata l’ispirazione” ha affermato uno degli inventori. Certo, si tratta di un device che risulta parecchio strano. Possiede un boccaglio in silicone mobile, unito ad alcuni sensori, che generano la pressione, il movimento e il calore delle labbra del partner. Riesce anche a trasmettere i suoni ed è quasi realistico.
Basta inserire il telefono nel vano collocato nella parte superiore del congegno e poi baciare le labbra del dispositivo. Una volta conclusa l’operazione si può caricare e salvare il bacio su un’applicazione e poi inviarlo al proprio partner. La persona che riceve il bacio appoggerà le labbra su quelle delle suo dispositivo e potrà ricambiare il bacio. La piattaforma cinese Taobao offre il set di due device a 550 yaun (75 euro) e non sono pochi per un bacio surrogato.
Ma non è tutto. Siamo entrati nell’era del Metaverso e alcuni scienziati della Future Interfaces Group della Carnegie Mellon University (Pennsylvania) ha apportato alcune modifiche ad un visore Quest per aumentare le percezioni tattili alla bocca. Una serie di trasduttori ultrasonici che danno energia acustica alla bocca per simulare le sensazioni orali quali per esempio il bacio.
Il portale Fanpage, in un articolo di Lorena Rao, descrive quello che hanno provato alcuni utenti che hanno preso parte all’esperimento e quanto è stato realistico immergersi in un mondo del tutto sconosciuto.
Le tecnologie sono entrate a far parte delle nostre vite e instaurare un amore nel Metaverso è molto più comodo, perché quando l’avatar che abbiamo conosciuto non ci piace più possiamo sceglierne un altro. Qualcuno che ci sappia ascoltare e ci dica le parole giuste al momento giusto.
Siamo sicuri che i device e i visori possano sostituire quelle che sono le nostre emozioni o la bellezza di un bacio vero?
Qualche tempo fa Il Messaggero ha riportato la notizia che Climax, azienda FemTec fondata nel 2019 in Francia dall’attuale CEO Laurène Dorléac, ha realizzato un breve vademecum per fornire ulteriori spiegazioni sul bacio.
L’articolo cita uno studio coordinato dall’Università del Nevada che spiega come attraverso il bacio è possibile percepire i ferormoni dei nostri potenziali partner e comprendere quanto sono compatibili o aperti alla riproduzione.
I baci scatenano un’esplosione di risposte biologiche nel nostro corpo. Infatti, si attivano diversi ormoni importanti: la dopamina, la serotonina e l’ossitocina.
Altra curiosità riguarda il fatto che con un bacio si bruciano dalle due alle tre calorie. Basta che il bacio si più passionale per bruciare un numero maggiore di calorie.
Il 55% degli uomini e il 66% delle donne sostengono di aver concluso una relazione appena iniziata per un bacio poco coinvolgente.
Un altro studio ha stabilito che gli uomini amano baciare qualcuno in relazione al viso che hanno davanti, mentre le donne osservano i denti per capire se è il caso di lasciarsi andare ad un bacio appassionato.
Lo psicologo evoluzionista Gordon Gallup dell’Università di Albany ha condotto diversi studi sui modi di baciare degli uomini e delle donne. A quanto pare è emerso che gli uomini preferiscono iniziare un bacio con la lingua, dando maggiore importanza al bacio alla francese piuttosto che al bacio a stampo. La risposta scientifica è legata al testosterone “nello scambio di saliva – che può avvenire nel corso di settimane, mesi o anni – le tracce di testosterone presenti nella saliva maschile potrebbero aumentare i livelli di testosterone nella donna e quindi la sua ricettività e la sua libido”.
Ci vuole un approccio educativo nuovo per sottolineare quanto sia importante il rispetto dell’altro e quanta importanza abbiano i gesti concreti.
Io sono un inguaribile romantico e condivido la bellezza delle parole della scrittrice Isabel Allende: “L’ardore di quel bacio non li abbandonò per molti giorni e riempì di fantasmi delicati le loro notti, lasciando il ricordo sulla pelle, come una bruciatura. La gioia di quell’incontro li rapiva, facendoli levitare per strada, li spingeva a ridere senza motivo apparente, li risvegliava concitati nel mezzo di un sonno. Si toccavano le labbra con la punta delle dita ed evocavano esattamente la forma della bocca dell’altro”. Mi dispiace tanto per gli appassionati, ma credo che la bocca, quella vera, segni l’inizio di percorsi eterni ed infiniti che nessun apparecchio potrà mai offrire.